Dal delitto di Mirko Sacher sono passati cinque anni e mezzo. Ma quella brutta storia di cronaca nera fa segnare una nuova pagina, ovvero l’estinzione del reato per una delle due ragazzine accusate dell’omicidio del ferrovie in pensione, ucciso nelle campagne di via Buttrio a Udine.
Oggi le due ragazzine hanno entrambe 21 anni; all’epoca erano difese rispettivamente dagli avvocati Campo e dai legali udinese Federica Tosel e Luigi Rossi. Al termine delle indagini, le due giovani – che avevano incontrato assieme Sacher, uccidendolo – erano state sottoposte a custodia cautelare e accompagnate al villaggio del fanciullo.
Successivamente erano state separate per decisione del centro per la giustizia minorile: una era stata accolta da una struttura di Bergamo, l’altra a Padova. Dopo l’udienza preliminare c’era stata la messa alla prova. Le ragazze dovevano dimostrare di comportarsi bene, frequentando la scuola e attività di volontariato.
Una delle due ha superato la prova. E così, dopo l’udienza di verifica, il reato è stato giudicato estinto. La giovane ha frequentato un corso per estetista, lavorando come cameriera. La sua amica, invece, si è vista invece prolungare il periodo di prova, dunque è ancora sotto esame.
Nel caso della prova superata, il reato già non compare nel casellario giudiziario, ma potrebbe riemergere nel caso la giovane faccia attirare su di sé l’attenzione per qualche comportamento scorretto.
Insomma, un brutto fatto di sangue che ha avuto un risvolto positivo.