Nei giorni scorsi, è giunta a conclusione l’attività della Questura di Udine dopo la partita Udinese – Atalanta, disputata il 9 ottobre allo Stadio Friuli. Nell’occasione, alcuni tifosi bergamaschi si erano resi protagonisti di disordini, quali passaggio indebito da un settore all’altro e possesso o utilizzo di fumogeni.
Identificati dal personale della Digos, anche attraverso il sistema di videosorveglianza dello stadio, nonostante i tentativi di camuffamento, gli autori sono stati denunciati e sono stati avviati i procedimenti per il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.
A oggi, sono stati notificati otto Daspo, di durata compresa tra i 18 mesi e i due anni, validi su tutto il territorio nazionale per manifestazioni calcistiche, anche internazionali, dalla Serie A alla Lega Pro, con divieto di avvicinarsi agli impianti e ai luoghi interessati da transito e sosta di tifoserie, prima e dopo le manifestazioni.
In caso di violazione, il trasgressore può essere arrestato in flagranza e rischia la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 40.000 euro.
Le persone colpite dal provvedimento sono tutte residenti in provincia di Bergamo e, oltre a un 50 enne e due trentenni, sono quasi tutti molto giovani (hanno tra i 20 e i 24 anni). Per uno dei 30enni, già colpito in passato da Daspo del Questore di Bergamo, il nuovo provvedimento ha una durata di sei anni; a ogni partita ufficiale, in casa o in trasferta, dell’Atalanta, è previsto per lui l’obbligo di presentazione in un ufficio di polizia.
Un ulteriore Daspo a un supporter orobico è in via di definizione e avrà una durata non inferiore ai cinque anni, in quanto il giovane è stato raggiunto nel frattempo da un altro divieto di accesso, erogato dal Questore di Milano in seguito a scontri tra tifoserie avvenuti a San Siro nel mese di maggio.
Infine, la Questura di Udine ha trasmesso a Salerno, per la notifica all’interessato, che per mesi si trovava all’estero, un Daspo di consistente durata per un sostenitore che, in occasione di Udinese-Salernitana, disputatasi lo scorso aprile, aveva effettuato un’invasione di campo, colpendo con calci e sputi alcuni addetti alla sicurezza intervenuti.