Si è sentito minacciato per il suono delle campane della sua chiesa, così Don Ezio Giaiotti, parroco del quartiere udinese di Sant’Osvaldo, aveva deciso di non farle suonare per 15 giorni.
A spingerlo a questa sofferta decisione – comunicata con un volantino affisso nella bacheca parrocchiale – una violenta protesta ricevuta via telefono, con un messaggio in segreteria. Qualche residente lo aveva minacciato di una denuncia per disturbo della quiete pubblica, oltre che accusarlo “d’insensibilità nei confronti di ammalati e bambini”.
Così, questa mattina don Ezio aveva apposto in bacheca il messaggio, nel quale annunciava due settimane di ‘silenziosa penitenza’, invitando nel contempo “a riflettere sul significato della presenza della chiesa nel quartiere”. La comunicazione è rapidamente girata nei vari gruppi WhatsApp legati alla parrocchia, suscitando la contrarietà di molti, al punto che un gruppo di parrocchiani aveva iniziato una raccolta firme per far tornare il suono che scandisce le giornate del quartiere dal 1958.
Don Ezio alla fine, visto il trambusto che aveva creato la sua decisione, ha fatto ripartire le campane che già a mezzogiorno di oggi sono tornate a suonare.