Gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato di Udine nella serata di domenica 2 ottobre hanno arrestato un 28enne kosovaro, residente in città, per maltrattamenti nei confronti della moglie.
Poco dopo mezzogiorno, i poliziotti sono intervenuti nell’abitazione della coppia, dopo una chiamata alla Sala Operativa della Questura da parte della donna che, con un filo di voce, per non farsi sentire dal marito, chiedeva disperatamente aiuto parlando degli abusi subìti.
Gli agenti hanno trovato la 28enne affacciata a una finestra, in lacrime, che li implorava di non dire al marito, in quel momento in bagno, che era stata lei a chiamare, terrorizzata per le possibili conseguenze.
Entrati in casa, dove in una culla dormiva, fortunatamente ignaro di quanto succedeva, il figlio neonato della coppia, i poliziotti hanno visto i chiari segni delle percosse subite dalla donna, picchiata con il manico in alluminio di una pattumiera. L’uomo stava lavando proprio le tracce di sangue della compagna, che gli avevano sporcato la maglietta.
Una volta accompagnato in Questura, è stata ricostruita una lunga serie di precedenti episodi di violenze fisiche e morali, confermate anche da terzi, che il marito-padrone da tempo metteva in atto, ormai insopportabili per la donna che, assieme al figlioletto, in serata è stata collocata in una struttura protetta.
L’uomo è stato arrestato per i maltrattamenti e le lesioni, tra cui una perforazione del timpano, giudicate guaribili in 10 giorni, e portato in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Oggi, in sede di convalida dell’arresto, il Gip ha disposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento a moglie e figlio.