Due tragedie della montagna nel pomeriggio hanno causato due vittime.
A seguito di una valanga che si è staccata a Sella Nevea, nel comune di Chiusaforte, uno sciatore sloveno di 49 anni è stato travolto ed è deceduto.
Era assieme a due compagni di gita nei pressi del Pic Majot, a quota 1.650 metri. Durante la discesa, intorno alle 15, è stato provocato il distacco di un lastrone di neve, della larghezza di una settantina di metri e di spessore circa 40 centimetri, che ha provocato la caduta di uno dei tre sciatori. L’uomo non è riuscito a fermarsi, prendendo velocità attraverso alcuni salti ripidi e arrestandosi su un albero: per lui non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono stati inviati sia l’elicottero della Protezione Civile di base a Tolmezzo per servizio valanghe con l’Unità Cinofila del Soccorso Alpino e un altro operatore del Soccorso Alpino, sia l’elisoccorso regionale su attivazione della Sores e sono state dirottate le squadre che stavano compiendo un’esercitazione sul Monte Lussari. In tutto venti tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico compresi due dottori, anch’essi in esercitazione sul Lussari, oltre ai soccorritori della Guardia di Finanza di Sella Nevea, al personale della squadra neve/ghiaccio del comando Vigili del fuoco di Udine e ai carabinieri di Chiusaforte.
La salma, recuperata con una calata in corda doppia di una cinquantina di metri e traslata in un pianoro più dolce adatto al recupero con l’elicottero, è stata portata alla caserma della Guardia di Finanza di Sella Nevea, dove sarà ricostruita la dinamica dell’incidente.
Un secondo incidente mortale si è verificato nel Gemonese, nei pressi di Forcella Ledis sotto il Monte Chiampon, nelle Prealpi Giulie, poco dopo le 15.
Tre escursionisti stavano rientrando dalla salita al Chiampon, che avevano deciso di interrompere a 300 metri dalla vetta per l’ora tarda e la neve ghiacciata. Purtroppo il rientro è stato fatale a uno dei tre, un 33enne friulano che all’andata, durante la salita, aveva perso un bastoncino.
I tre amici avevano deciso di recuperarlo al ritorno. D’accordo con il 33enne, gli altri due amici hanno stabilito che sarebbero stati loro a calarsi nel canale nel quale l’attrezzo era caduto, per cercarlo e recuperarlo in sicurezza, considerata la presenza di terreno ghiacciato e di neve su un tratto scosceso e soprattutto il fatto che loro due avevano piccozza e ramponi, mentre l’amico, che ai piedi aveva soltanto dei ramponcini (o catenelle) avrebbe dovuto attenderli fermo a quota 950.
Purtroppo il giovane deve aver tentato a sua volta di scendere, cadendo accidentalmente per un centinaio di metri e arrivando senza vita nei pressi del punto dove gli amici stavano cercando il bastoncino.
Complesso il recupero della salma. Sul posto sono salite a piedi con una decina di soccorritori le squadre della stazione di Udine – Gemona che hanno raggiunto i compagni sotto shock e hanno atteso l’arrivo del medico Cnsas per la constatazione del decesso e poi l’arrivo dell’elicottero per il recupero.
Un primo tentativo è stato effettuato con il verricello dall’elisoccorso regionale inviato dalla Sores. Purtroppo la presenza di forti raffiche di vento non ha consentito il recupero con il verricello nello stretto canale. Si è atteso, dunque, l’arrivo del secondo velivolo, quello della Protezione Civile, dotato di gancio baricentrico, che è stato dirottato sul dirupo una volta liberato dall’incidente in valanga di Sella Nevea.
Si è quasi concluso anche l’intervento che ha visto cinque soccorritori della stazione di Udine Gemona dirottati alle 16 dal Chiampon al Monte Cuarnan. La chiamata è arrivata tramite Sores da altri tre giovani escursionisti friulani, due dei quali sono scivolati sul terreno ghiacciato durante la discesa dal Ricovero Pischiutta verso Malga Cuarnan, a quota 1.200 metri. Il terzo escursionista si è fermato poco sopra per evitare di scivolare come i due compagni, che hanno riportato traumi agli arti superiori.
I tre escursionisti hanno atteso l’arrivo dei soccorsi e i due infortunati sono stati calati nuovamente sul sentiero dal punto della caduta con l’aiuto di corde e saranno a breve affidati all’ambulanza.