Nella notte, a Zagabria, si è schiantato un drone militare di fabbricazione russa, che aveva precedentemente sorvolato lo spazio aereo di Romania e Ungheria. A darne notizia, nel corso del vertice con i leader Ue a Versailles, è stato il premier croato Andrej Plenković. “E’ in corso un’indagine e stiamo adottando tutte le misure, in coordinamento con il sistema di sicurezza e difesa europeo e atlantico”, ha scritto il premier in un tweet, sottolineando che sono in corso colloqui con gli altri Paesi Nato.
Il premier ha precisato che, al momento, non è noto se il mezzo fosse in uso all’esercito russo o a quello ucraino e non è chiaro il motivo per cui sia arrivato in Croazia, se per un errore o per la perdita di controllo del velivolo. “Quello che sappiamo è che ha sorvolato la Croazia per alcuni minuti e poi si è schiantata a Zagabria”.
“Abbiamo anche contattato la parte ucraina, per chiarire se hanno informazioni in merito. Tutti faranno ogni sforzo per determinare al più presto quanto accaduto”, ha concluso Plenković.
Na #EUCO u Versaillesu izvijestio sam lidere država članica o sinoćnjem padu vojne bespilotne letjelice ruske proizvodnje u Zagrebu, nakon što je preletjela zračne prostore Rumunjske i Mađarske. pic.twitter.com/434lM3rQCc
— Andrej Plenković (@AndrejPlenkovic) March 11, 2022
L’incidente (nella foto, un’immagine postata sui social dai residenti) si è verificato intorno alle 23 di ieri, nella parte occidentale della città, nel rione di Jarun, vicino al dormitorio studentesco di Stjepan Radić, zona della capitale densamente popolata.
Nell’urto al suolo, il drone da ricognizione del tipo Tu-141 ha creato un cratere di circa tre metri, provocando danni fortunatamente solo ad alcune auto posteggiate nelle vicinanze; nessuno è rimasto ferito.
Il mezzo non si è incendiato, motivo per cui si ipotizza fosse rimasto senza carburante. Stando sempre alle prime ricostruzioni, si suppone possa essere partito dalla zona di Odessa.