E’ intubata, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Udine, con ustioni di secondo grado su mani, faccia e gambe, la 50enne nel cui appartamento di via Ortigara a Torre di Pordenone c’è stata l’esplosione in seguito a una fuga di gas.
La donna, dopo essere stata portata all’ospedale di Pordenone in ambulanza, è stata poi trasferita a Udine in elicottero. Le sue condizioni sono apparse via via più serie e la prognosi è riservata. A preoccupare è soprattutto la quantità di gas inalata.
La donna, che vive sola, è assistita dalla sorella. E’ l’unica rimasta ferita dopo l’esplosione di giovedì 4 aprile, alle 13.15. Tutti gli altri inquilini della palazzina stanno bene, anche una neonata e una donna incinta presenti al momento della deflagrazione, ma dopo una prima notte passata fuori casa, per loro ne seguiranno altre.
I controlli dei Vigili del fuoco, che assieme ai Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo anche oggi, hanno riscontrato l’agibilità solo per i quattro appartamenti del piano terra, ma anche all’interno di questi l’aria continua a essere irrespirabile.
Per questo già ieri in serata, tutti i condòmini avevano deciso di sistemarsi altrove, da parenti o amici. Due sono gli appartamenti con danni strutturali: quello dove c’è stata l’esplosione e quello immediatamente sopra. Negli altri, il fumo ha annerito pareti e soffitti. Il vano scale è pressoché inutilizzabile.
Prima di rientrare in casa, insomma, servirà una bonifica e potrebbe servire più di una settimana. Nel frattempo proseguono le indagini degli uomini dell’Arma per ricostruire la dinamica e le cause dello scoppio. La bombola del gas trovata aperta in camera da letto della signora è al centro della ricostruzione. La Procura di Pordenone, intanto, ha aperto un fascicolo per disastro colposo.