66 chili di carne sequestrati in quanto non conservati correttamente. Non solo. Al ritiro della merce sono poi seguite sanzioni per 3.400 euro e la chiusura per cinque giorni dell’attività. Questo l’esito del controllo congiunto eseguito dalla Polizia locale di Monfalcone e dal personale del dipartimento di prevenzione della sezione igiene degli alimenti di AsuGi all’interno di un alimentari con macelleria posizionato nel centro di Monfalcone e gestito da macedoni.
Il titolare, nonché addetto alla macelleria, non parlava la lingua italiana. L’azienda sanitaria ha accertato la mancanza di elementi formativi degli operatori presenti e problemi strutturali. In un frigo congelatore – spento al momento del controllo – sono stati trovati numerosi chili di carne bovina e avicola in stato di decongelamento dopo essere stata congelata, tanto da essere non commerciabile.
È risultata poi carente la documentazione di autocontrollo e di gestione delle procedure di congelamento della carne. Alcune attrezzature usate sono risultate di tipo domestico e non corretto per le imprese. Numerosi alimenti erano privi dell’obbligatoria etichettatura in lingua italiana e mancava l’apposita contrattualistica per il regolare smaltimento dei residui provenienti dalla lavorazione delle carni.
Viste le difformità, l’azienda sanitaria ha disposto il sequestro e la sospensione dell’attività di manipolazione delle carni fresche fino al sanamento delle prescrizioni imposte, con multa di tremila euro. Per la violazione delle norme di contenimento del contagio è stata erogata anche una sanzione di 400 euro e disposta la chiusura provvisoria per cinque giorni dell’attività. Spetterà al Prefetto la conseguente valutazione del prosieguo della chiusura.