Aveva lasciato il Marocco per stare con il padre nella Pedemontana friulana. Qui, però, aveva trovato l’inferno. Il padre l’ha fatta vivere in un clima di terrore e umiliazione, anche cercando di avere rapporti sessuali con lei.
Per questo l’uomo, cittadino marocchino di 42 anni, è stato condannato dal Tribunale di Udine a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, e a risarcire la giovane, minorenne all’epoca dei fatti, con 25mila euro. Il pm aveva chiesto tre anni di reclusione.
Tutto è cominciato a febbraio 2018, poco dopo il suo arrivo in Friuli. Il genitore, spesso ubriaco, non permetteva alla ragazza di andare a scuola, di frequentare i coetanei e di uscire, nemmeno per visitare i parenti che vivevano lì vicino. Inoltre, la insultava e la picchiava, anche per i suoi ‘no’ alle richieste del padre di avere con lui rapporti sessuali.
Una situazione dalla quale la ragazza, rappresentata dall’avvocato Samantha Zuccato, è uscita a maggio, prima trovando rifugio in casa dei parenti, poi in una comunità.
Il difensore dell’uomo, l’avvocato Martino Benzoni, ha annunciato ricorso in appello.