Mancano ormai poche ore all’atteso arrivo in salita sulla Diga del Vajont, oggi in occasione dell’11esima tappa del Giro d’Italia. Domani, poi, ci sarà la partenza da Longarone, per arrivare dopo 134 chilometri sul traguardo di Treviso. L’arrivo in cima alla diga è previsto intorno le 17 di oggi e, a seguire, nella piazza di Longarone inizierà la grande Notte Rosa. Nel centro della città, la comunità ha addobbato il paese con nastri e scritte rosa. La festa inizierà verso le 18 e terminerà all’una. Per tutta la serata sarà possibile ascoltare la musica di Bellunolanotte e sarà presente anche la carovana rosa del Giro d’Italia.
Giovedì mattina alla fiera di Longarone saranno allestiti alcuni stand che tratteranno il tema del Gelato Artigianale. Saranno presenti le Scuole Alberghiere di Longarone, Caorle e Treviso e alcuni gelatieri zoldani. Alle 11.30 si svolgerà la “Pedalata in Rosa”, cicloturistica con partenza nella zona fiera di Longarone e arrivo a Pieve d’Alpago, proprio sotto il traguardo volante intitolato a Mansueto Mares, figura storica del ciclismo provinciale, scomparso l’anno scorso. Il costo per la partecipazione è di 10 euro e ci si potrà iscrivere in loco prima della partenza. A causa delle incerte previsioni meteorologiche verrà deciso poche istanti prima del via se disputare la cicloturistica. Oltre ai ciclisti saranno presenti alla manifestazione anche atleti che gareggiano con le handbike. La partenza sarà sempre nei pressi di Longarone Fiere ma l’arrivo è situato a Cadola, davanti al Comune di Ponte nelle Alpi. Apriranno e chiuderanno il gruppo di partecipanti, il team ciclistico di Ponte nelle Alpi, due ruote sport.
Sempre giovedì mattina, alle 12.30, ci sarà il momento più toccante dell’intera giornata rosa. I sindaci di Longarone, Castellavazzo, Erto-Casso e Vajont, insieme al Governatore del Veneto Luca Zaia, al direttore operativo del Giro d’Italia Mauro Vegni e all’atleta che quel giorno indosserà la maglia rosa, si recheranno al Cimitero Monumentale di Fortogna per un omaggio alle vittime del disastro del Vajont.