Nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus, consegnò migliaia di mascherine non conformi alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Un’imprenditrice cinese di 29 anni, residente a Udine, è stata condannata a dieci mesi di reclusione con il rito abbreviato. La donna è stata riconosciuta colpevole di frode in pubbliche forniture dal gup di Udine Carlotta Silva.
Nel marzo 2020, la donna, legale rappresentante della società Charming Europe con sede a Trieste, concluse un contratto con la Protezione civile per la fornitura di 15mila mascherine KN95 per un corrispettivo di 40mila euro. I dispositivi furono consegnati, ma risultarono privi del fascicolo attestante la conformità tecnica e di marchiatura CE.
Per un altro episodio, lo scorso giugno l’imprenditrice era stata condannata con l’abbreviato a sei mesi di reclusione per frode in commercio per aver venduto a tre farmacie mascherine non conformi.
“Le KN95 – spiega il difensore della donna, l’avvocato Dario Paiano di Lecce – è riconosciuta come di fabbricazione cinese ed è una mascherina con funzione preventiva, non protettiva. La merce fu consegnata e pagata il giusto prezzo”. Scontato il ricorso in appello.