Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.9, è stata registrata alle 4.17 ora locale (le 2.17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria, nella provincia di Gaziantep. Si registrano già centinaia di morti e migliaia di feriti, ma i numeri sono, purtroppo, in costante aggiornamento. Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie.
Una seconda scossa, di magnitudo 7.5, si è registrata alle 11.24 (ora italiana), con epicentro a nordest rispetto alla prima.
Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile aveva diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane del Mare Adriatico in seguito alla scossa. Si temeva che l’onda anomala potesse interessare marginalmente anche le coste del Friuli Venezia Giulia.
L’allerta è stata poi fortunatamente revocata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in coordinamento con tutte le Prefetture.
Ripresa anche la circolazione dei treni nel Sud Italia, che era stata momentaneamente sospesa a scopo cautelativo proprio per l’allerta maremoto.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – in una nota – fa sapere che “segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso”.
A seguito del violento terremoto, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel Paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali. A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione.
Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime.Non mancherà l’aiuto dell’Italia .Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) February 6, 2023
“Esprimo profondo dispiacere per le vittime e gli sfollati causati dal terribile terremoto in Turchia e Siria. La mia solidarietà e vicinanza ai due popoli in questo momento difficile”, scrive sui social il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi.
“Mentre la terra in Turchia e Siria continua a tremare e il numero dei morti aumenta, il pensiero mio personale, ma sono certo del Friuli intero, va al ricordo della tragedia che anche noi abbiamo vissuto nel ’76 e abbiamo ancora nel nostro animo, oltre che nella nostra mente. Alle popolazioni turca e siriana arrivi la solidarietà del Consiglio regionale che presiedo” afferma, in una nota, il presidente dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin.
“Da quella disgrazia inaudita – aggiunge Zanin – abbiamo saputo non solo risollevarci, ma diventare una comunità ancor più forte e ancor più coesa. In quegli anni abbiamo anche saputo organizzare la miglior Protezione civile d’Italia, che ancora oggi molte Regioni ci invidiano. Sono certo che i nostri volontari sono già pronti a partire, se richiesto, portando tutta la loro bravura oltre confine, come già dimostrato più volte in questi anni”.
“I terremoti hanno un doppio risvolto: distruggono da un lato, ma dall’altro annullano confini e diversità. Che l’Europa faccia sentire la sua vicinanza concreta alla Turchia e alla Siria – conclude il presidente -, perché questo non è il momento di guardare alle diversità, ma di pensare solo alla solidarietà”.
“Grande dolore per le vittime e profonda solidarietà alle popolazioni colpite dalla tragedia che ha sconvolto la Turchia e la Siria: un evento apocalittico che ci lascia sgomenti e senza parole. Rivolgiamo un pensiero particolare all’amico popolo turco, che sentiamo vicino anche per una lunga consuetudine di rapporti umani e commerciali. Giusto mobilitarsi per portare aiuto in queste ore che sappiamo cruciali per salvare vite”. Sono le espressioni di cordoglio del segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva, per il sisma che ha colpito il sud della Turchia questa notte.