Oltre 800 pannelli – con vetro autopulente e non riflettente – distribuiti su 1.350 metri quadrati di superficie, in grado di produrre 193 chilowattora (tecnicamente si chiama “potenza di picco installata”), una quantità di energia sufficiente a coprire quasi completamente il fabbisogno energetico per l’illuminazione della galleria di Savogna. Ha superato tutti i test di collaudo, il nuovo e modernissimo impianto fotovoltaico costruito sfruttando le scarpate in trincea (più in basso, cioè, rispetto al livello del terreno) adiacenti alla galleria, un manufatto che insiste sul raccordo Villesse-Gorizia).
L’impianto, sorretto da una struttura metallica antisismica e incastrata nel terreno, è stato progettato da Autovie Venete mettendo a frutto le caratteristiche del territorio e, in particolare, la posizione della galleria di Savogna, molto adatta all’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili: la strada, infatti, corre in trincea (più in basso, cioè, rispetto al livello del terreno) e la scarpata rivolta a Sud è completamente esposta al sole.
Lunga circa 160 metri, la galleria è composta da due “canne” all’interno delle quali le luci a led si alternano a quelle “Sap” (sodio altra pressione) una modalità di illuminazione che permette di raggiungere un effetto ottimale, soprattutto nelle gallerie brevi. Mantenendo le luci “sap” di colore giallo, all’inizio e alla fine della galleria e posizionando centralmente quelle a led, infatti, si riduce quasi completamente lo sbalzo fra il tipo di luce esterna e interna, particolarmente fastidioso per la vista. La galleria è un manufatto che consuma più energia di giorno e meno di notte e quindi particolarmente adatta ad essere illuminata da un impianto fotovoltaico, purchè posizionato nel breve-medio raggio, che produce molto proprio durante il giorno e quasi nulla di notte quando cala però, anche il fabbisogno.
L’impianto (circa 1 milione di euro l’investimento complessivo), è stato progettato e realizzato rispettando al massimo anche le misure di sicurezza: costruito in una posizione rialzata di 2 metri rispetto al piano stradale è protetto da una “terra armata al piede” una sorta di barriera di sicurezza, che in caso di incidente svolge una funzione di protezione.