Si è conclusa con sei persone denunciate l’indagine della Digos di Udine nata in seguito a una rissa. Nella serata del 10 novembre scorso, i sei, cittadini italiani di età compresa tra i 29 e i 36 anni, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine, si erano resi responsabili di un’accesa lite, scoppiata all’interno di un bar e poi proseguita all’esterno. La violenza era stata innescata da una frase antisemita, inneggiante ad “Auschwitz”, urlata da uno degli avventori nei confronti di altri clienti.
E’ nata una discussione, poi degenerata e passata alle vie di fatto, con reciproco scambio di calci e pugni. Il titolare del locale, dopo aver cacciato fuori i rissosi avventori, era stato costretto a barricarsi all’interno e a richiedere l’intervento urgente delle forze dell’ordine. In seguito alla rissa, due persone avevano riportato lesioni: una frattura al polso una, un trauma all’occhio l’altra.
Gli investigatori della Digos, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Michelangelo Missio, sono risaliti agli autori dei fatti, anche grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza. Al termine dell’attività, tutti i partecipanti alla rissa sono stati denunciati per rissa. Nei loro confronti la Divisione Anticrimine della Questura, diretta dal Primo Dirigente Stefano Pigani, ha fatto scattare anche il Daspo, con conseguente divieto di accedere agli impianti in cui si svolgono manifestazioni sportive, della durata variabile tra i due e i sei anni.
Nei confronti dell’istigatore della rissa, sospettato di appartenere a movimenti dell’estrema destra, sono scattati ulteriori approfondimenti investigativi: nei giorni scorsi la Digos ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione emesso nei suoi confronti dalla locale Procura della Repubblica, che ha portato al sequestro di materiale riconducibile all’ideologia nazi-fascista: due bandiere naziste, una sciarpa della “Decima Mas” e un passamontagna nero.
Nell’abitazione sono stati inoltre rinvenuti diversi libri d’area. L’estremista, nato a Udine ma residente nel Cividalese e già conosciuto dalle forze dell’ordine (per precedenti per reati contro la persona e in ambito sportivo, e con altri procedimenti amministrativi aperti in relazione ad altri episodi di violenza), oltre alla denuncia, è stato sottoposto dal Questore di Udine a un Daspo di sei anni, con obbligo di firma negli uffici di pubblica sicurezza per i prossimi cinque anni.