E’ piuttosto originale la descrizione contenuta nel sussidiario “Nel Giardino dei Saperi”, edito da Giunti scuola. Il libro di testo, utilizzato in alcune scuole primarie del Friuli Venezia Giulia, sostiene che i friulani sono un “popolo di spazzacamini che produce il Pinot e il Soave e che parla un dialetto, il furlan”.
La descrizione, che evidentemente non è sfuggita a qualche lettore attento, ha immediatamente suscitato la reazione del capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, che ha presentato un’interpellanza alla Giunta sull’argomento.
Nozioni del tutto errate nella parte dedicata al Friuli Venezia Giulia
“L’apprendimento della geografia da parte dei bambini – rileva Colautti – inizia nella scuola primaria (ex scuole elementari), dove gli alunni, oltre agli insegnamenti delle maestre, dispongono anche di sussidiari allo studio. In uno di questi, Nel Giardino dei Saperi edito da Giunti scuola che tratta le materie di storia e geografia, vi sono alcune nozioni del tutto errate nella parte dedicata al Friuli Venezia Giulia. In particolare, nel descrivere le minoranze linguistiche della nostra regione, il sussidiario riporta testualmente “in alcune zone gli abitanti parlano il tedesco e lo sloveno, mentre lo stesso dialetto friulano, il furlan, è diffuso in gran parte della regione”.
Forse gli autori del sussidiario non sono a conoscenza delle disposizioni della legge nazionale 482/1999 che riconosce il friulano a tutti gli effetti come lingua storica, al pari di tedesco e sloveno e, per questo, tutelata dalla legge”.
“Ma non è finita qui. Nel suddetto sussidiario – prosegue l’esponente del Pdl – vi sono, infatti, inesattezze anche sull’agricoltura del FVG, visto che sono indicati come vini pregiati prodotti il Pinot e il Soave, senza minimamente citare le vere eccellenze vinicole del nostro territorio, come il Friulano, il Sauvignon, il Picolit, il Terrano, il Refosco e il Pignolo. Ultima chicca: come personaggio tipico della zona viene indicato lo spazzacamino del carnevale friulano, il rolar, che certamente non è tra i più conosciuti della nostra realtà”.
“Credo sia necessario che la Regione intervenga presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, affinché vengano corrette le informazioni errate sul FVG contenute nel sussidiario di Giunti scuola, previo parere dell’Ufficio scolastico regionale, e dare, così, finalmente – conclude Colautti – un quadro veritiero della nostra regione”.