La mafia non è un fenomeno prerogativa sul Sud Italia, ma al contrario le infiltrazioni al Nord stanno facendosi sempre più significative e potenti.
Anche il Friuli Venezia Giulia e il Nordest più in generale sono a rischio.
Alto rischio visto che la mafia non si puo’ battere solo a livello militare, perche’ il nodo cruciale da sciogliere e’ la cosiddetta zona ‘grigia’, ossia l’intreccio tra mafia e politica.
E’ questo l’allarme lanciato ieri a Udine dal convegno ”Le mafie in Friuli Venezia Giulia: dal passaggio a nord-est verso l’insediamento” organizzato da Fondazione Libera Informazione, Siulp e Associazione Libera del Fvg, con la presenza di esperti a livello nazionale.
”Con 80 beni mafiosi confiscati negli ultimi quattro anni – ha detto il segretario nazionale Siulp, Felice Romano – il Friuli Venezia Giulia e’ diventato terra di insediamento delle mafie, trasformatesi in holding che fanno business per un giro d’affari che in Italia ammonta a circa 150 miliardi di euro l’anno”.
Il fenomeno e’ ormai diffuso anche nelle regioni settentrionali, ha detto Roberto Pennisi, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia: ”E’ proprio la mancanza di segnali che deve destare allarme – ha detto – perche’ la forza delle mafie sta proprio nell’apparire all’improvviso, quando gia’ la situazione e’ compromessa.
Dunque – ha aggiunto – l’allerta degli enti locali dev’essere massima anche nelle regioni del Nord, le quali sono gia’ a tutti gli effetti mercati strategici per mafia, ‘ndrangheta e camorra”. Secondo il vicepresidente nazionale di Libera, don Marcello Cozzi, ”a Nordest e anche in Friuli Venezia Giulia e’ particolarmente grave la situazione sul versante usura. Come risulta da un nostro dossier sull’usura di mafia riferito agli ultimi 24 mesi, nel Nordest sono sempre piu’ numerosi gli imprenditori, i piccoli commercianti e gli artigiani costretti a rivolgersi a usurai legati alle famiglie mafiose.
Questo, in una terra produttiva come e’ il Friuli e’ un affare d’oro, e c’e’ il rischio che i mafiosi si insedino – ha concluso – con l’acquiescenza degli stessi imprenditori in difficolta’ per la mancanza di accesso al credito”.
3 febbraio 2013