Una violenza inaudita, inaccettabile, intollerabile. Con queste parole il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, esprime tutta la sua ferma indignazione per gli episodi di criminalità in crescita che colpiscono le fasce deboli come gli anziani.
L’ultimo caso della 87enne di Tricesimo, vedova, legata, imbavagliata e picchiata, è soltanto l’ennesimo episodio di delinquenza ancora più brutale perché prende di mira chi non può difendersi.
Silenzio complice
“Non possiamo stare zitti di fronte a questi fatti che determinano ancora più insicurezza: gli anziani, soprattutto se soli, non possono stare tranquilli a casa, con il rischio che delinquenti li calpestino per potare via bottini anche da poche centinaia di euro”. Secondo Fontanini “in giro si captano troppo buonismo e troppa melensa comprensione verso chi sbaglia. Serve la linea dura. La verità è che non si dovrebbe nutrire alcuna pietà verso chi si scaglia contro gli anziani: queste persone, se così le si può chiamare…, dovrebbero ricevere il massimo della pena. Soltanto che in molti casi restano bande di invisibili, o meglio di incappucciati, difficilmente vengono identificati, nonostante gli innegabili sforzi delle forze dell’ordine nella caccia a questi barbari predoni”.
Non bastano i poliziotti e i vigili di quartiere, secondo il Presidente “serve una squadra investigativa che segua la situazione con continuità per arrivare ad identificare gli autori», che spesso sono autori seriali. Il crimine sta colpendo le fasce più deboli e indifese della popolazione, “alle forze dell’ordine deve essere data la possibilità di lavorare in modo sempre più coordinato e soprattutto di rafforzare l’investigazione”.
Vittime scelte tra i più deboli
Proprio per le caratteristiche peculiari delle vittime, le conseguenze di questi reati sono solidamente più gravi di quelle indotte in persone più giovani, sia per quello che si riferisce agli aspetti fisici, legati alla situazione fisiologica dell’individuo, sia per gli aspetti economici, connessi a una minore capacità reddituale, sia infine per gli aspetti affettivo-psicologici correlati a specifiche situazioni di personalità. Le ripercussioni fisiche e quelle economiche di atti delittuosi contro gli anziani si sono rivelate più gravi che non per le altre fasce d’età; gli anziani inoltre esprimono più di ogni altro la paura per la criminalità”.
No all’indulto
Anche alla luce di questi gravi fatti che rendono il nostro Friuli sempre più a rischio e sempre più violento, Fontanini ribadisce la sua contrarietà a qualsiasi scenario futuro di nuovi indulti o svuotacarceri che provocherebbe soltanto un’impennata ulteriore della criminalità.