Che cos’è il confine? Rappresenta un recinto oppressivo oppure ispira un soffio vitale, un varco nel quale percepire il respiro e il bisogno dell’altro? Il Friuli Venezia Giulia è storicamente una terra di confine e la gente che vi abita ha da sempre vissuto sulla propria pelle questi sentimenti ambivalenti: il latino “limes” esprime nel migliore dei modi il duplice significato di “linea di confine” e di “varco” che penetra nuove terre, accoglie in sé quest’ambivalenza.
Ecco dunque che da questi concetti nasce il progetto “Friulimes – Sentimenti incerti tra confine e frontiera” promosso e organizzato dall’associazione musicale Fadiesis di Pordenone.
Articolato in tre momenti, “Friulimes” aspira a calarci dentro sentimenti incerti, coltivati in questo humus dove le ragioni di stato hanno spesso frantumato le aspirazioni delle comunità e dove, tuttavia, la continua macinazione e la continua osmosi con l’alterità alimentano sensibilità speciali e stimolano avanguardie di pensiero, nel cammino verso un’Europa dei popoli e del dialogo, del “noi” che si consolida nel confronto con gli “altri”, accogliendo la feconda energia del “noialtri”.
Appuntamento sabato 2 aprile, all’auditorium ex centrale idroelettrica Pitter di Montereale Valcellina, alle 20.45, e domenica 3 aprile in Villa De Claricini Dornpacher di Moimacco (frazione Bottenicco) alle 18.
In allegato il programma completo