Sono 21 le unità immobiliari sottoposte a sequestro per equivalente di 1,4 milioni di euro, su decreto emesso dal Gip del Tribunale di Trieste, a seguito di richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Matteo Tripani. La misura è stata notificata a Trieste dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nell’abitazione di una coppia, un imprenditore nel settore delle ristrutturazioni immobiliari lui e la titolare di un boutique hotel del capoluogo giuliano lei.
Tra gli immobili confiscati, tutti nel centro città, ci sono l’abitazione della coppia, un intero palazzetto da ristrutturare e la pregevole sede di un’attività commerciale. Gli investigatori hanno scoperto che l’uomo, mentre la S.r.l. di cui è amministratore era sottoposta a verifica fiscale, per sottrarsi al pagamento delle ingenti imposte evase e relative sanzioni (aveva peraltro omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2017), ha trasferito 1,3 milioni di euro dal conto corrente aziendale a quello di due società che aveva da poco costituito in Macedonia del Nord, insieme alla moglie.
Dopo pochi giorni, le due società balcaniche hanno ritrasferito quasi integralmente la somma sul conto della ditta giuliana della moglie, che ha reinvestito le risorse in una palazzina da ristrutturare e in parte per il pagamento preliminare di altri immobili. I due dovranno rispondere, in concorso, del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte; la donna è indagata anche per impiego di denaro di provenienza illecita.
L’esecuzione dei provvedimenti giudiziari costituisce l’epilogo di accertamenti fiscali e patrimoniali condotti dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria nel contesto di un più ampio monitoraggio degli investimenti patrimoniali in Fvg, costantemente effettuato dalla Guardia di Finanza in questo particolare periodo di emergenza sanitaria, nel quale sono maggiori i rischi di inquinamento e infiltrazione del tessuto economico da parte della criminalità e conferma la marcata proiezione investigativa che connota l’azione del Corpo della Guardia di Finanza, attuata con un approccio trasversale e multidisciplinare rispetto ai fenomeni illegali e orientata alla sistematica aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.