Nulla di fatto. Le votazioni cominciate questa mattina alle 10 per l’elezione del presidente della Repubblica si sono concluse in un nulla di fatto.
Fumata nera per il candidato Franco Marini, nome scelto in un accordo tra Pd e Pdl, sostenuto anche dalla Lega e dai montiani ma non da Sel che ha dato il voto a Rodotà supportato anche dal M5S.
Spunta il nome di Prodi
“Noi andiamo avanti con Rodotà – dice Roberto Fico, di M5S, chiarendo che il nome di Prodi potrà essere votato “solo se tutti i candidati M5S prima di lui nella rosa dovessero rinunciare”.
Scheda bianca
Alla seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica il Pd ha annunciato che voterà scheda bianca. Stessa strategia per il Pdl, che sarebbe orientato a votare scheda bianca al secondo scrutinio atteso per le 15:30. La decisione sarà presa nel corso di un incontro tra il cavaliere, atteso a Udine nel pomeriggio salvo probabili cambi di programma dell’ultimo minuto e legati all’elezione del capo dello Stato, e i big del partito.
Astensione per scelta civica
Scelta civica sarebbe, invece, orientata ad astenersi al secondo scrutinio.
Lega Nord da forfait
La Lega Nord ha deciso di non partecipare alla seconda e terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Lo ha reso noto, al termine della riunione dei gruppi, Massimo Bitonci.
“Abbiamo deciso di riprendere alla quarta votazione perché è evidente che ora non si riesca ad arrivare alla maggioranza dei due terzi”, spiega Bitonci. “Decideremo cosa fare domani all’assemblea congiunta dei nostri gruppi insieme al segretario Maroni – conclude – Vogliamo che il non voto non venga strumentalizzato”.
18 aprile 2013