L’attesa ondata di maltempo da questa mattina sta sferzando il Fvg, in particolare pianura e costa dove, lo ricordiamo, fino alla mezzanotte di venerdì è in vigore l’allerta meteo giallo della Protezione civile.
A causa delle intense precipitazioni, le sale operative dei comandi Vigili del fuoco della regione stanno ricevendo numerose richieste d’intervento per danni. Alle 13, le chiamate hanno già superato quota 90 e sono in aumento.
Più colpiti i territori dei comandi di Gorizia, in particolare la zona tra Grado e Monfalcone, e di Trieste. Una cinquantina gli interventi, tra quelli conclusi, quelli in corso e in attesa, per il comando di Gorizia e una trentina per il comando di Trieste.
Le tipologie delle richieste sono quelle legate alle problematiche da temporale: ascensori bloccati, danni d’acqua alberi caduti o pericolanti e numerosi allagamenti.
A Grado si registrano allagamenti diffusi e numerose arterie sono impraticabili. A causa delle condizioni meteo avverse, un volo della Ita Airways, in arrivo da Roma a Ronchi, è stato dirottato a Venezia e i passeggeri trasferiti a destinazione in pullman.
Durante la mattina la regione è stata interessata da un fronte guidato da una depressione centrata sull’Inghilterra e in spostamento verso Est. A partire dalle 8 una serie di celle temporalesche in ingresso dal Veneto hanno attraversato la pianura e la costa con spostamento verso est. In particolare la cella principale, arrivata da Portogruaro, ha proseguito sulla pianura intensificandosi. A partire dalle 11 il sistema è a sua volta evoluto in un temporale stazionario a forma di V con la punta al largo di Lignano e in estensione sopra Grado e l’Isontino. Il temporale alimentato dallo Scirocco dal mare ha dato una persistenza delle precipitazioni nei medesimi luoghi per alcune ore spostandosi progressivamente vero sud-est e coinvolgendo anche Trieste e il Carso.
Sono stati misurati: 162 mm di pioggia a Grado in 3 ore (la più alta mai registrata sulla Laguna in 3,6 12 e 24 ore) di cui 73solamente dalle 12 alle 13; 134 mm a San Lorenzo di Fiumicello in 3 ore, 117 mm a Monfalcone in 3 ore (precipitazione più alta mai registrata sull’Isontino in 3 e 6 ore); 146 mm in 4 ore a Borgo Grotta Gigante (precipitazione più alta mai registrata sul Carso in 1, 3, 6, 12 e 24 ore) di cui 72 mm dalle 11 alle 12; 93 mm a Molo F.lli Bandiera.
EVOLUZIONE. Per la serata il tempo permane instabile ma non ci sarà più lo Scirocco a soffiare sull’alto Adriatico. Sulla regione saranno pertanto possibili locali rovesci e isolati temporali ma che non avranno il carattere di intensità e persistenza come quelli che si sono avuti a metà giornata. Anche domani l’afflusso di correnti fresche in quota da ovest-sud ovest darà luogo a locali rovesci e temporali, specie su pianura e costa, alternati a fasi di tempo migliore.
A seguito della situazione è stata prorogata l’allerta gialla su pianura e costa fino alle 24: di venerdì 9 settembre.
EFFETTI AL SUOLO. Dalle prime ore del mattino di oggi, giovedì 8 settembre il fronte atlantico ha cominciato ad interessare la regione con rovesci e temporali che nella tarda mattinata hanno causato allagamenti nella Bassa pianura in particolare nei comuni di Aquileia, Grado, Ronchi dei Legionari, Monfalcone, Fiumicello – Villa Vicentina, San Canzian d’Isonzo e Staranzano. Il fronte si è poi spostato nella provincia di Trieste causando note voli disagi nel capoluogo regionale e anche nei comuni della provincia.
Nella zona di Aquileia e Grado si sono verificati anche blocchi al sistema di idrovore e black out. Sono state registrate oltre 430 scariche da fulminazione, che hanno determinato guasti e interruzioni alle forniture elettriche. Ben tre idrovore nelle località Viola in comune di Grado, Padovano in comune di Aquileia e Fossa Vecchia in comune di Fiumicello sono state disalimentate a cause delle scariche.
Il personale del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, assieme ai tecnici dell’Enel intervenuti sul posto, hanno riattivato immediatamente 2 idrovore, mentre la terza, colpita direttamente dalla fulminazione nella cabina di trasformazione, è stata riattivata in meno di 5 ore con l’ausilio di un camion-generatore recentemente acquistato dal consorzio per queste emergenze. In tardo pomeriggio è intervenuta anche la Protezione Civile fornendo un altro gruppo elettrogeno, grazie al quale è stata riattivata un’ulteriore pompa.