Sono state in tutto 1.718 le chiamate giunte alla sala operativa del Numero unico di emergenza 112 del Friuli Venezia Giulia sulle 24 ore del giorno dell’Epifania. Si segnala, ancora una volta, il gran numero delle chiamate ‘inappropriate’, ovvero quelle che riguardavano situazioni di non emergenza, che sono state 892 contro le 826 di emergenza vera.
Si registra un lieve calo di chiamate rispetto al 6 gennaio 2022: erano state 1.963, delle quali 1.027 di non emergenza.
Tornando al 6 gennaio di quest’anno le tipologie delle chiamate di emergenza registrate sono state perlopiù legate ai movimenti dei cittadini durante i festeggiamenti.
Nella serata hanno ripreso le attività tradizionali di accensioni dei fuochi epifanici e il Nue 112 ha registrato alcune decine di chiamate legate a questi eventi. Ai Vigili del Fuoco, infatti, ieri sono state inoltrate 55 chiamate in tutto. Non solo chiamate da ‘terra’: sono state anche inoltrate due richieste per la Capitaneria di Porto per urgenze localizzate nei pressi del Molo Cedas di Barcola.
Ieri, sulle strade della nostra regione si sono verificati 19 incidenti stradali, di cui dieci con persone rimaste ferite.
Presente sul territorio un discreto numero di turisti; il servizio del Nue 112, infatti, ha utilizzato in sei occasioni il servizio d’interpretariato multilingue per eseguire la traduzione istantanea e poter così interloquire facilmente con i richiedenti soccorso. Il servizio di traduzione serve anche le centrali di secondo livello: Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Emergenza sanitaria, Capitaneria di porto di Trieste.
Ricordiamo che questo servizio di traduzione del Nue 112 rimane poi disponibile nel passaggio di chiamata verso il secondo livello. In questo modo l’assistenza è garantita in maniera continuativa dalla sala di primo livello alle sale di secondo livello. Le lingue maggiormente richieste nella giornata di ieri sono state l’inglese, il tedesco, lo sloveno e il romeno.
Per quanto riguarda le chiamate di vera emergenza (892), 301 sono giunte dall’ex provincia di Udine, 245 da Trieste, 139 dall’ex provincia di Pordenone, 108 dall’Isontino, 33 da fuori regione.
Sempre per le chiamate di vera emergenza, 502 sono state per emergenza sanitaria, 145 sono state gestite dai Carabinieri, 122 dalla Polizia di Stato, 55 dai Vigili del fuoco e due, come detto, dalla Capitaneria di Porto di Trieste.