Le scuole sono lo specchio della civiltà di un popolo, che si tratti di parlare dell’istruzione in senso lato o degli edifici che ospitano studenti e docenti.
Partendo da questo assunto e volendo concentrarsi sul secondo aspetto, possiamo affermare che siamo abbastanza civili perché le strutture scolastiche sono abbastanza moderne e ben tenute. Abbastanza, perché, nonostante gli investimenti costanti per mantenere efficienti le strutture, le nostre scuole devono fare i conti con gli atti vandalici, un fenomeno che, a quanto pare, è costante e di fronte al quale mancano per il momento iniziative capaci di ridurlo se non eliminarlo.
Scritte sulle pareti, porte divelte, bagni perennemente danneggiati, finestre rotte e via dicendo sono i segni più evidenti della mancanza di rispetto per il bene comune che purtroppo continua a fare proseliti tra gli studenti.
Sotto indagine
Non sempre si tratta di semplice maleducazione. Ci sono anche i danneggiamenti che sconfinano nel penale e diventano oggetto di indagini, come i gravi episodi che di recente hanno colpito il liceo Slataper a Gorizia o l’istituto d’arte di Cordenons, dove i vandali hanno causato danni per migliaia di euro.
Ogni anno le Province, cui spetta la cura degli istituti superiori, sborsano una valanga di soldi per mettere a posto i danni.
Un conto molto salato
La situazione più pesante, negli ultimi tre anni, pare l’abbia affrontata l’Isontino dove sono presenti quindici istituti, dato che i danni subiti dalle strutture hanno toccato i 60 mila euro, con il picco di 27 mila euro fatto segnare nel 2010 quando l’istituto Cossar-Da Vinci fu allagato nottetempo a causa delle rotture dei rubinetti dei bagni, proprio a ridosso degli esami di maturità. A Udine ogni anno in media, nei 59 plessi scolastici e 10 palestre (in tutto quasi un centinaio di edifici) la Provincia deve far fronte a danni per 50 mila euro, anche se non si registrano atti di elevata gravità. Tanti eventi, dunque, legati più all’inciviltà che all’intenzione di fare danni.
Va decisamente meglio nel Pordenonese, che vanta una trentina di edifici e 16 istituti. In questo territorio, dove pure non sono mancati episodi di una certa gravità come i due casi che hanno colpito sempre l’istituto d’arte di Cordenons, si sono registrati, dal 2009 ad oggi, 11 atti vandalici di una certa gravità con danni per circa 27 mila euro. Per fortuna i danni più gravi sono coperti da assicurazione, ma si tratta di una magra consolazione.
Giovani barbari
Pianeta Scuola - Ogni anno le Province devono far fronte a danni per decine di migliaia di euro
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