Niente archiviazione e ipotesi di omicidio per la morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da casa, a Trieste, il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita venti giorni dopo, il 5 gennaio, con la testa avvolta in due sacchetti di plastica e il corpo chiuso in due sacchi, infilati uno dall’alto e l’altro basso, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni.
Il Gip del Tribunale di Trieste Luigi Dainotti ha disposto nuove indagini, approfondimenti e consulenze, indicando 25 punti per i nuovi accertamenti e spiegando che “è necessaria l’iscrizione” per l’ipotesi di reato di omicidio nei registri della Procura della Repubblica (modello 45).
La prosecuzione delle indagini era stata chiesta al Gip dai parenti di Liliana Resinovich. A questa richiesta si era opposta la Procura della Repubblica di Trieste che, invece, aveva chiesto l’archiviazione del caso, ritenendo che la donna si sia suicidata.
(Foto: archivio)