“L’impatto del Cpr di Gradisca si sta rivelando particolarmente critico anche per il personale giudiziario e amministrativo del Giudice di Pace di Gorizia, competente a gestire i vari procedimenti – penali, amministrativi e civili – connessi alla questione dell’immigrazione irregolare”. A sottolinearlo sono il segretario regionale di Confintesa Funzione Pubblica, Ennio Ferrari, e il segretario provinciale Alberto di Cicco.
Ecco perché Confintesa ha indetto un’assemblea sindacale per giovedì 9 gennaio con numerosi esponenti regionali e nazionali. “La struttura di detenzione è già al limite della sua attuale capienza di 66 posti (presto saranno 150) per migranti irregolari in attesa di espulsione. L’impatto è già molto pesante e sta peraltro incidendo negativamente anche sui servizi ordinari”, spiegano ancora da Confintesa.
L’organico attualmente in servizio al Giudice di Pace è “fortemente carente, vista la presenza di un solo magistrato e di sei dipendenti amministrativi, già insufficienti ad affrontare l’ordinario, senza contare gli arretrati derivanti dalla chiusura dei Giudici di Pace di Monfalcone e Gradisca”.
Entrambi gli esponenti si auspicano che la regione “intervenga mettendo a disposizione personale, in attuazione del protocollo di collaborazione in essere con la Corte d’Appello di Trieste”.
“È di fondamentale importanza – concludono Ferrari e di Cicco – che la sala adibita alle udienze nel Centro per i rimpatri sia dotata del collegamento in sicurezza alla rete internet del Ministero della Giustizia per garantire la celerità delle procedure”.