Guardia di Finanza e Polizia di Stato hanno arrestato a Gorizia un 54enne isontino e una donna cinese responsabili, in concorso, di favoreggiamento e sfruttamento continuato della prostituzione nonché di favoreggiamento alla permanenza clandestina di una cinese dedita al meretricio.
Dopo l’aver notato una frequentazione particolarmente assidua e anomala nei pressi di un appartamento di via Maniacco, anche grazie all’utilizzo di una telecamera, piazzata nelle vicinanze, finanzieri e poliziotti hanno verificato il gran via vai di uomini, a ogni ora del giorno e della notte, che volevano ottenere prestazioni sessuali da una donna asiatica arrivata da poco tempo.
La donna, di nazionalità cinese, durante il monitoraggio non ha mai lasciato l’abitazione, salvo una volta quando, assieme a un uomo, è andata al pronto soccorso. L’accompagnatore, identificato in un goriziano di 54 anni, oltre a trascorrere la notte in più occasioni nell’appartamento, è stato visto uscire insieme a un’altra donna cinese per svolgere piccole incombenze, come fare la spesa o buttare l’immondizia.
Sulla base delle dichiarazioni di alcuni clienti intercettati all’uscita dall’appartamento, l’indagine ha chiarito che la prostituta era segregata in una stanza della casa; l’abitazione, disposta su più livelli, accoglieva contemporaneamente anche i due sfruttatori.
All’uscita dall’appartamento dell’ennesimo cliente, che ha confermato la prestazione sessuale appena ricevuta per l’importo di 30 euro, i finanzieri e gli agenti della Mobile, penetrati all’interno, hanno sorpreso le due donne cinesi, l’una nella stanza da letto matrimoniale e l’altra al piano superiore con tutti i soldi, compresi quelli dell’ultimo incontro, scoperti anche grazie all’ausilio delle unità cinofile e del cash-dog delle Fiamme Gialle goriziane.
Sono stati sequestrati anche 246 preservativi nascosti sotto un battiscopa, agendine e block-notes con il dettaglio delle prestazioni, dei pagamenti dei clienti e dei loro numeri di telefono, il ‘corredo’ riferibile all’attività e i cellulari coi numeri indicati sui siti specializzati, da dove arrivavano le richieste.
Nell’abitazione del goriziano, invece, sono stati sequestrati 10.300 euro in banconote di pezzatura compatibile con quelle consegnate dai clienti, 585 preservativi della stessa marca di quelli trovati in via Maniacco e la chiave della porta d’ingresso dell’appartamento incriminato. L’arresto dei due responsabili ha interrotto la continua affluenza, circa dieci persone al giorno, nell’abitazione. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia ha posto entrambi agli arresti domiciliari.
Il contrasto al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione e i conseguenti risvolti economici-finanziari, anche attraverso il sequestro dei proventi illeciti maturati in capo a chi pone in essere comportamenti illegali, è uno degli obiettivi della mission istituzionale della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.