“La prima giornata della cosiddetta fase due è coincisa con i migliori dati dall’inizio dell’epidemia”, commenta il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. “In Friuli Venezia Giulia ci sono stati solamente quattro nuovi casi, nessuno nell’Isontino. E scendono ulteriormente anche le persone ospedalizzate e quelle in terapia intensiva”.
“Non so se ci sarà un’ondata di ritorno ma se anche ciò fosse, oggi, a mio avviso, abbiamo gli strumenti e l’esperienza per gestire al meglio una nuova criticità. Per questo dobbiamo riaprire tutto subito, in rigorosa sicurezza. Non ha più senso aspettare”.
“Oggi in piazza Transalpina ho incontrato il ministro dell’interno della Repubblica Slovena, Ales Hojs, presente anche il sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavic, il prefetto Massimo Marchesiello e l’onorevole Guido Germano Pettarin. Ho appreso che, oltre confine, sono stati riaperti bar, ristoranti e negozi e non c’è neppure l’obbligo delle mascherine. Quest’ultimo non da oggi. È evidente che ogni Paese sta affrontando l’epidemia in modo diverso ed è legittimo, ma mi preoccupa il fatto che in Italia la ripartenza sia molto lenta. Troppo lenta. Mi auguro davvero che il Governo ci ripensi e acceleri le riaperture. A mio avviso sarebbe una cosa assai opportuna”, prosegue Ziberna.
“In questo incontro con il ministro si è parlato della riapertura dei confini che, lo dico subito, non avverrà in tempi brevissimi. Per quanto riguarda la Slovenia c’è l’intenzione di attendere l’evoluzione dell’epidemia. Ho espresso l’opinione che ci sia una conversazione maggiore con il Governo italiano affinché la riapertura venga effettuata nello stesso momento da entrambi gli Stati. Abbiamo chiesto al ministro che venga riaperto per pedoni e ciclisti il valico di via San Gabriele, ma solo per motivi di lavoro, e ci ha assicurato che farà propria la proposta presso il Governo sloveno”.
“Voglio infine ricordarvi che i nostri parchi e giardini sono stati riaperti e si può riprendere a frequentarli, osservando sempre le misure anti contagio. Buon inizio settimana a tutti con un grande abbraccio”, conclude Ziberna.