Non ci sono solo i maxi progetti per la valorizzazione dell’Isonzo o il futuro della Sanità sui tavoli della cooperazione transfrontaliera a Gorizia, a Nova Gorica e a Sempeter Vrtojba. La nuova amministrazione comunale goriziana, infatti, ha iniziato a gettare le basi di una grande rete di relazioni a cavallo del confine che non c’è più per portare avanti iniziative condivise in più settori, spaziando dall’istruzione al turismo, dal lavoro alla cultura.
Nei giorni scorsi, per fare un esempio, il vicesindaco Stefano Ceretta e l’assessore alle Politiche del lavoro Marilena Bernobich hanno incontrato Roberto Frandolic e Andrej Sik, rispettivamente presidente e direttore dell’Associazione economica slovena, con i quali il rapporto è stato fin da subito improntato alla positività. “Direi che c’è sostanzialmente unità di vedute con l’Associazione economica slovena – dice Ceretta -, soprattutto su un tema come quello delle politiche del lavoro, di cui in questi tempi di crisi si parla tanto, ma che forse sin qui è rimasto un po’ ai margini del discorso quando si tratta di cooperazione transfrontaliera. Io credo, invece, che si potrebbe lavorare assieme a tutta una serie di progettualità, nell’ambito del Gect, ma non soltanto”.
L’intenzione è di condividere le esperienze portate avanti negli ultimi anni con l’Isig
Ceretta, Bernobich, Frandolic e Sik hanno parlato per esempio della possibilità di sfruttare la progettualità europea e i fondi a essa legati per incentivare politiche del lavoro mirate in particolare ad attività di supporto a favore dei giovani, iniziative di alternanza scuola-lavoro, pari opportunità. A proposito di giovani, esperienze lavorative e opportunità di crescita e formazione, secondo Ceretta potrebbero essere presto condivise con le istituzioni slovene anche iniziative come Let’s Go Europe o Let’s Go School, portate avanti negli ultimi anni a Gorizia, proprio grazie a fondi europei, dal Comune e dall’Istituto di sociologia internazionale (Isig).
Nel primo caso parliamo di un laboratorio di progettazione europea che permette agli studenti delle scuole superiori di conoscere il funzionamento delle istituzioni comunitarie e di comprendere come realizzare un progetto destinato ad attrarre fondi continentali. Nel secondo, invece, i giovani diventano protagonisti in prima persona della promozione del proprio territorio, creando pacchetti di turismo scolastico destinati poi a tutti gli istituti italiani.
“Noi siamo fondamentalmente aperti – conclude il vicesindaco di Gorizia – a qualsiasi tipo di collaborazione con le realtà che operano sul territorio, al di qua e al di là del confine. Con l’Isig e l’Associazione economica slovena pensiamo di organizzare incontri cadenzati per fare il punto della situazione e progettare iniziative per il futuro. Si può fare tanto. Pensiamo anche solo alle opportunità che i fondi europei possono garantire in settori quali l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, o anche il miglioramento di palestre e impianti sportivi. Insomma, la volontà di collaborare e lavorare assieme non manca”.