Le Fiamme gialle isontine hanno sequestrato, nelle scorse settimane, tra Gorizia e Roma, oltre 70mila luminarie natalizie a led, del valore commerciale di circa 1.750.000 euro, rivelatesi non conformi e pericolose. Quattro persone sono state denunciate per commercializzazione di prodotti industriali pericolosi e con segni mendaci.
Le indagini erano partite dal fermo, durante un posto di controllo al casello autostradale del Lisert, di un autoarticolato proveniente dalla Slovenia, il cui conducente, alla richiesta di esibire la documentazione di viaggio relativa alla merce nel container, aveva consegnato una lettera senza alcuna descrizione dei prodotti trasportati (2.110 colli per 50.640 articoli) e riportante quali acquirenti e destinatari tre imprese, gestite da cinesi, con sedi tra le province di Lucca, Prato e Roma.
L’assenza di dati e informazioni sui prodotti aveva indotto i finanzieri a chiedere al conducente la rimozione dei sigilli apposti sul container, rilevando che gli articoli consistevano in luminarie natalizie a led con simbolo CE. Le successive indagini hanno permesso di accertare che le luminarie non presentavano le dichiarazioni Ue di conformità ai requisiti minimi di sicurezza sulla bassa tensione e sulla compatibilità elettromagnetica, le descrizioni dei prodotti e le istruzioni per l’uso, la documentazione tecnica specifica e le indicazioni sul rischio fotobiologico, obbligatorie per prodotti con tecnologia led.
Sulle confezioni delle luminarie e sulle stesse luci – che non potevano essere marchiate CE – erano state apposte false informazioni sul possibile utilizzo anche all’esterno, nonostante fossero dotate della classica ‘presa da interno’ e non fossero predisposte per pioggia, neve e altri agenti atmosferici. Alcuni prodotti, inoltre, presentavano il cavo di alimentazione di lunghezza inferiore a quanto prescritto dalle normative. In altri casi, il numero reale di led non corrispondeva a quello indicato sugli imballaggi e sulle etichette.
Le 50.640 luminarie, che erano state acquistate per circa 30.000 euro e sarebbero state rivendute a un prezzo medio di circa 25 euro l’una, per un totale di oltre 1.250.000 euro, sono state sottoposte a sequestro per impedire che fossero immesse nel mercato nazionale.
Gli acquirenti / destinatari del prodotti sono quindi stati denunciati, insieme all’importatore comunitario, per commercializzazione di prodotti industriali pericolosi e con segni mendaci.
Le successive indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Gorizia, Laura Collini, attraverso perquisizioni locali e domiciliari tra le province di Bergamo, Lucca, Prato, Catania e Roma, con il supporto dei Reparti territoriali e con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, hanno permesso di sequestrare a Roma altre 20.000 luminarie simili a quelle scoperte a Gorizia, del valore di circa 500.000 euro.
Una delle imprese coinvolte nel traffico internazionale di prodotti non conformi è stata anche denunciata per responsabilità amministrativa, dato che l’amministratore era autore di una violazione penale che configura la responsabilità degli enti per gli illeciti dipendenti da reato.
L’attività della Guardia di Finanza di Gorizia, volta alla tutela dei consumatori e degli operatori economici onesti, che importano e mettendo in vendita merci dalle caratteristiche qualitative certe e rispondenti alle normative nazionali e comunitarie, rientra in una specifica analisi di rischio diretta a verificare il commercio di prodotti che, dalla Cina, giungono in Italia dopo aver eseguito le operazioni di sdoganamento in Paesi limitrofi quali la Slovenia, la Slovacchia, la Croazia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Bulgaria.