Il granchio blu minaccia dallo scorso anno le coste di Lignano Sabbiadoro. Un esemplare del temibile crostaceo alieno, ghiotto di vongole, uova e cozze, è stato catturato questa mattina lungo l’arenile. A prenderlo è stato un papà con la sua bimba di 4 anni. Il genitore stava insegnando alla figlia come si si tengono in mano i granchi senza ferirsi, quando, mostrando la presa, ha notato il vivace colore azzurro presente sulle chele del crostaceo di cui tanto si parla negli ultimi mesi, ovvero il Callinectes sapidus, animale marino aggressivo, vorace e a rapida riproduzione, contro il quale il Governo Meloni ha da poco stanziato 2,9 milioni di euro. La specie alloctona può raggiungere i 23 centimetri di larghezza ed è ottimo bollito, grigliato o cotto in padella e le sue carni – ricche di proteine e povere di acidi grassi saturi – ricordano il sapore dell’astice.
Il granchio blu negli ultimi 2 anni si sta rapidamente diffondendo, provocando danni significativi all’ambiente e al settore dell’acquacoltura. Nel 2022 la specie ha invaso le zone di acqua dolce e salmastra di Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Toscana e si stima stia dimezzando la produzione di cozze, vongole e crostacei, creando danni agli allevamenti ittici per 100 milioni di euro l’anno. La specie proveniente dall’Atlantico del Nord è residente alle alte e basse temperature (vive tranquillamente tra i 3 e i 35 gradi), è priva di predatori naturali ed è specializzata nel divorare i pesci appena nati e le uova deposte lungo le sponde.
Proprio per combattere il killer del novellame, lo scorso luglio la Regione Friuli Venezia Giulia, assieme ad Emilia-Romagna e Veneto, aveva chiesto al ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida di intervenire per difendere il distretto di pesca del nord, chiedendo misure specifiche di autodifesa per contenere i danni all’ambiente marino e all’ecosistema.