Otto mesi di carcere per evasione. Tanto è costato a Jorge Wilfredo Martinez, già condannato a 16 anni in primo grado per l’omicidio per droga avvenuto a Mortegliano nel giugno del 2020, lo strano modo con il quale ha attirato su di sé l’attenzione delle forze dell’ordine e per il quale oggi è stato processato per direttissima con il rito abbreviato.
Ieri sera, dopo un litigio con la convivente che poi si è allontanata, il 32enne ha avuto un attacco di panico. Per chiedere aiuto non ha trovato di meglio che uscire dalla casa – nella quale è agli arresti domiciliari – e far scattare l’allarme del braccialetto elettronico. Poi si è seduto sugli scalini e ha atteso l’arrivo della polizia.
In aula si è difeso sostenendo di aver avuto paura di restare da solo e di stare male da diverso tempo, tanto che il suo difensore, l’avvocato Giovanni Donazzolo, ha chiesto il ricovero in una struttura specializzata.
Tuttavia, durante la direttissima è emerso che Martinez era in possesso di un cellulare senza sim, in grado, però, di fare chiamate d’emergenza. L’uomo, quindi, era nelle condizioni di chiedere aiuto senza uscire di casa. Ora spetterà alla Corte d’Assise di Udine valutare un possibile aggravamento delle misure cautelari.