Una decisione piovuta da Roma e di cui al momento siamo all’oscuro. Nel centrodestra del Friuli Venezia Giulia, in particolare in casa Lega e Fratelli d’Italia, nessuno si sbilancia su Jalmicco come possibile sede dell’hotspot e contro la quale ieri hanno manifestato cittadini, Partito democratico e le opposizioni. In realtà da Roma, nello specifico il commissario straordinario per l’emergenza migranti, Valerio Valenti, sottolinea che non ci sono novità in merito. L’assessore regionale alla sicurezza Pierpaolo Roberti attacca: «La manifestazione di ieri dimostra solo che l’immigrazione incontrollata è un problema per le comunità, anche in quei comuni governati dalla sinistra che a parole non vuole respingimenti, cpr e invece preferisce frontiere aperte». In casa Fratelli d’Italia, il coordinatore regionale Walter Rizzetto chiede al governo «un’ulteriore ed attenta analisi della location» e contrattacca sempre il Pd «proprio sulla tematica migranti non prendiamo lezioni da chi ha gestito in modo pessimo l’immigrazione per molti anni». Dalla Lega invece arrivano prese di distanza sulla location con il capogruppo in Consiglio, Antonio Calligaris, che parla di decisione presa a livello statale ma da condividere con le istituzioni locali.
Dreosto ha inoltre attaccato l’accoglienza diffusa parlando di modello che non ha funzionato. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO