Si è conclusa ieri al Ministero del Lavoro, alla presenza dell’assessore regionale Angela Brandi, la vertenza della Hypo Bank con la riduzione da 118 a 97 dei lavoratori coinvolti nella procedura di ridimensionamento del personale avviata dall’Istituto di credito.
L’accordo, che è stato sottoscritto dall’Azienda, dalle organizzazioni sindacali e dall’assessore Brandi, è venuto a seguito di una lunga trattativa nella quale la Regione ha avuto un ruolo attivo ai fini di una soluzione che fosse condivisa dai rappresentanti dei lavoratori e dalla stessa Hypo Alpe Adria Bank.
Nei giorni scorsi, infatti, 310 impiegati hanno partecipato alle assemblee HypoBank a Brescia, Vicenza e Udine (su un organico complessivo di circa 400 dipendenti), approvando l’accordo ( 277 favorevoli 26 astenuti 7 contrari ) che la FIBA CISL e le altre OOSS hanno contrattato con l’azienda per tutelare al meglio la dichiarata volonta’ aziendale di licenziare 118 dipendenti escludendo a priori qualsiasi strumento alternativo.
PAROLA AI SINDACATI
“L’accordo – spiega la Fiba Cisl in un comunicato – è stato illustrato nelle assemblee e pertanto non ci torniamo sopra in questa sede. Restiamo convinti che è’ il migliore accordo che in questo momento era possibile fare con una azienda come questa. L’accordo sostanzialmente offre una contropartita economica che fino a qualche settimana sembrava impossibile e con grossa fatica è passato l’allargamento dell’offerta economica a tutti quelli che se ne vogliono andare da Hypo Bank.
In questo modo i pensionabili e i pensionandi ( entro il febbraio 2018 ) che usciranno andranno a decurtare le 97 unità individuate come andranno a decuratare il numero di 97 coloro i quali accetteranno il licenziamento a fronte delle 24 mensilità offerte dal fdo emergenziale oltre al corrispondente preavviso”.
IL COMMENTO DELLA REGIONE
“Come Regione – ha spiegato Brandi – abbiamo cercato di portare le parti ad un punto di sintesi migliorativo rispetto a quella che era la prima ipotesi prevista dalla dirigenza della Banca. Si è partiti da una posizione molto rigida dell’Azienda per arrivare, dopo un lungo confronto, ad un accordo che ha salvaguardato il più possibile i posti di lavoro”.
“Pur non essendo inizialmente coinvolti direttamente come Regione in quanto gli istituti bancari non utilizzano gli ammortizzatori sociali tradizionali ma quelli di settore – ha puntualizzato l’assessore – abbiamo comunque inteso seguire la trattativa per evitare che i lavoratori pagassero le conseguenze di una politica aziendale troppo intransigente”.
“Alla fine – conclude Brandi – c’è da parte nostra la soddisfazione di aver contribuito a questo risultato e l’impegno, pur nel rammarico del ridimensionamento degli organici, a collaborare nei processi di riqualificazione del personale affinché il territorio del Friuli Venezia Giulia non perda queste professionalità”.
28 febbraio 2013