Supera i 9 milioni e mezzo l’avanzo di amministrazione 2012 della Provincia di Udine. Nell’ultima seduta la Giunta provinciale ha approvato il verbale di chiusura dell’esercizio finanziario 2012 dal quale si evince il risultato d’esercizio.
Sull’avanzo di amministrazione esistono dei vincoli pari a complessivi 4 milioni 694 mila euro di cui 2 milioni 555 derivanti da fonte normativa e 2 milioni 139 da fonte discrezionale. Risulta altresì già applicata al Bilancio di previsione 2013 una quota dell’avanzo per un totale di un milione 341 mila euro. La quota di avanzo disponibile è pari a circa 4 milioni 841 mila euro.
«Un bilancio prudente – ha commentato il presidente della Provincia Pietro Fontanini – che tiene conto di molti fattori esterni uno su tutti l’attuale stallo dell’economia.
Tendenzialmente, per un ente pubblico le regole di bilancio sono diverse da quelle di una società privata in cui un avanzo di amministrazione alto corrisponde a un ottimo risultato. Contrariamente, per un ente pubblico, l’obiettivo sarebbe quello di tendere allo zero a significare che tutti i fondi disponibili sono stati investiti.
In questo momento però ha prevalso un atteggiamento prudenziale – ha continuato Fontanini – stante che sono ancora in gioco troppe variabili. Dei complessivi 9 milioni e mezzo di avanzo di amministrazione, la quota a nostra disposizione ovvero quella libera da vincoli è pari a 4 milioni 841 mila euro.
Mentre negli anni precedenti – ha aggiunto Fontanini –, in condizioni normali, tale avanzo sarebbe servito a finanziare ulteriori nuove spese mediante variazioni di bilancio, questo, se dovessi essere di nuovo io alla guida di questo ente, non accadrà perché li destinerò a contribuire ad estinguere gran parte del vecchio debito.
È mia intenzione – ha concluso Fontanini -, se i cittadini mi confermeranno la propria fiducia, concentrarmi a un ulteriore contenimento della spesa anche se questo dovesse tradursi in una riduzione del piano delle opere in progetto di realizzazione.
Si tratta di un momento difficile in cui a tutti piacerebbe fare finta di niente. Ciò non è possibile e anche per un ente come il nostro che in questi anni ha dato prova di grande operatività in fatto grandi infrastrutture realizzate sarà il momento di scalare marcia».
5 marzo 2013