Dicono che la tecnologia ci dia una mano. Che si tratti di effettuare un pagamento o di inviare e ricevere documenti, stando comodamente seduti davanti al Pc o maneggiando uno smartphone, si tratta senza dubbio di una gran comodità, ma i rischi non mancano.
Anzi, crescono, di pari passo con l’aumento dei friulani che ricorrono alle nuove tecnologie.A impegnare la Polizia postale, che si occupa dei crimini informatici, è soprattutto il furto dei dati sensibili, quali le password o le credenziali di accesso ai siti. Una volta carpiti, i malviventi cercano di introdursi nel sistema e aggirare le protezioni per prelevare denaro o fare acquisti. Altrimenti cedono i dati a organizzazioni malavitose che, a loro volta, possono contare su esperti informatici capaci di avviare quelle che potremmo definire vere e proprie rapine online.Serve molta attenzione e qualche accorgimento per evitare di trovarsi con vistosi buchi sul conto. Ad essere a rischio, è il caso di ricordarlo, non sono i sistemi degli istituti di credito o delle società che operano sulla Rete, sempre dotati di sistemi di protezione all’avanguardia.
Il ventre molle
E’ il nostro Pc, tanto per essere chiari, il vero e proprio ventre molle. La posta elettronica è uno degli strumenti usati più di frequente dai ladri di informazioni mediante il phishing, ovvero messaggi che invitano a connettersi a link o documenti, capaci di installare sul computer programmi per carpire i dati e poi inviarli in qualche server all’estero, difficilmente rintracciabile. Non resta che cestinare sempre le mail di mittenti sconosciuti, quelle dove la sintassi dell’italiano è incerta o che contengono allegati sospetti.
Trappola a luci rosse
Un buon antivirus mette al riparo dal 90 per cento degli attacchi compiuti attraverso virus o cavalli di troia capaci di installare nel Pc programmi malevoli. Altro problema è quello dei virus che spesso colpiscono i frequentatori di siti porno. In questo caso, i malviventi si inseriscono nelle pagine dei siti, protetti con minore efficienza e basta selezionare una qualsiasi voce per scaricare un virus.
Se si verificano ammanchi ingiustificati sulla propria carta di credito o in banca non resta che rivolgersi alla Polizia postale, ricordandosi però che i suoi agenti si occupano di reati informatici e non certo di manutenzione del Pc.
Smartphone: come proteggere i dati
Ormai i telefonini sono diventati veri e propri elaboratori dai quali si possono compiere le più svariate operazioni, comprese quelle di home banking e la lettura della posta elettronica. Il rischio, tuttavia, oltre ai virus, è rappresentato dal furto o dallo smarrimento dello smartphone.
Gli esperti raccomandano quindi di proteggere l’accesso ai dati sensibili e le varie applicazioni mediante altre applicazioni scaricabili a pagamento o gratis, che impongono l’uso di una password di accesso. Più complessa sarà la parola chiave meglio sarà per il vostro telefono.