Fare la spesa sta diventando, per le famiglie, una vera e propria scienza applicata. In questi anni, il budget è sempre più risicato e, di conseguenza, i consumi alimentari sono diminuiti, sia in qualità, sia in quantità. Come fare, dunque, per avere i generi necessari senza fare troppi sacrifici?
Il paniere
In aiuto viene la classifica di Altroconsumo, pubblicata sia sul sito (www.altroconsumo.it), sia sul suo periodico. Nel carrello dell’associazione sono finiti – al netto di sconti promozionali e offerte speciali (che, alla fine dei conti, non incidono molto sulla spesa complessiva) – 105 prodotti (indicati dall’Istat come i più acquistati dalle famiglie) di 905 punti vendita di 68 città italiane.
Dall’indagine, i cui risultati in dettaglio sono pubblicati nella tabella a fianco, risulta che, a differenza dello scorso anno, conviene fare la spesa a Pordenone. Già, perché lì per riempire il carrello a maggio, mese nel quale sono state effettuate le rilevazioni, si dovevano sborsare mediamente 6.270 euro all’anno, contro i 6.356 di Udine.
Occhi aperti
Ma è proprio Udine, dove le differenze tra i listini del supermercato più caro e di quello più economico sono più marcate, la città in cui si può risparmiare in misura maggiore. Infatti, facendo attenzione ai prezzi della merce, si possono lasciare nel portafoglio 405 euro all’anno, se ci serve al super o ipermercato più conveniente.
Un risparmio che sale a 3.340 euro se si frequenta l’hard discount più economico della città. Nella Destra Tagliamento, invece, i margini scendono rispettivamente a 368 e 3.221 euro
I supermercati più convenienti
Fare la spesa sta diventando, per le famiglie, una vera e propria scienza applicata
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