“Battesimo civile”: una locuzione che ha molto del paradossale, una cerimonia che non si vede tutti i giorni.
Eppure domani, alle ore 11.30, nella sala del Consiglio comunale di piazza della Repubblica 25 a Monfalcone, una coppia di cittadini presenterà il proprio bambino alla comunità, in quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio “battesimo non cattolico”.
Amici, parenti, e, naturalmente il piccolo protagonista della celebrazione. Che non verrà cerimoniata da un prete, ma dall’Assessore alle politiche Sociali Cristina Morsolin.
Niente fonte battesimale, ma la consegna di una pergamena contenente diritti e doveri dei genitori. Niente “rinuncio” e “prometto”, ma la lettura degli articoli del Codice Civile in tema di diritto di famiglia.
Evento più unico che raro, che vanta un antecedente, sempre in quel di Monfalcone. Cinque anni fa, infatti, un’altra coppia ha chiesto di poter “battezzare” il proprio neonato, preferendo il Comune alla chiesa, il Codice Civile alla Sacra Bibbia.
Fonte foto: vivimonfalcone.com