La vertenza Obi approda a Palazzo Belgrado. Come previsto dalla legge, infatti, la Provincia è chiamata a intervenire in sede amministrativa con i suoi uffici a seguito della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’Azienda e dell’esito negativo della fase sindacale.
Alla luce del mancato accordo, la palla è passata ora a Palazzo Belgrado dove, oggi, una delegazione di lavoratori della sede di Reana del Rojale ha incontrato il Presidente Pietro Fontanini, l’assessore al lavoro Leonardo Barberio e il funzionario Gianni Fratte.
L’Ente, entro il 3 giugno, è obbligato ad attivare il tavolo di trattativa: la Provincia ha già fissato per la mattinata del 24 maggio l’incontro fra i vertici dell’azienda, le Rsu, e i sindacati Cgil-Cisl-Uil per tentare un accordo.
Compito della Provincia in quella sede è di ascoltare le parti dando suggerimenti al fine di gestire positivamente i 22 esuberi denunciati dalla Obi nella sede di Reana del Roiale.
I Lavoratori, nel corso dell’incontro a Palazzo Belgrado, hanno rappresentato al Presidente Fontanini la “difficile situazione che stanno vivendo e la forte preoccupazione di tutti per la perdita del posto di lavoro”, sottolineando che sono state avanzate all’azienda diverse richieste di soluzione a partire dalla possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali, che l’azienda, a tutt’oggi, non ha preso in considerazione.
Da parte sua il Presidente Fontanini, nel manifestare la solidarietà a tutti i lavoratori interessati, ha assicurato il suo personale impegno e quello della Provincia di Udine per favorire una soluzione positiva della vertenza volta a salvaguardare l’occupazione.
17 maggio 2013