Una pagina di storia finisce, ma rimarrà sempre aperta: così è stato ricordato nella chiesa di Feletto il senatore Mario Toros morto domenica a 95 anni. In molti ne parlano come di una delle figure più importanti del ‘900 e oggi hanno voluto essere presenti ai funerali per dargli l’ultimo saluto.
Ad accoglierlo sul sagrato c’erano i labari dell’associazione partigiani Osoppo, del Comune di Tavagnacco, dei maestri del lavoro d’Italia, oltre a bandiere della Cisl e della Democrazia Cristiana.
“Mandi Mario, mandi e grazie per tutto quello che hai fatto e insegnato a intere generazioni”. Così è stato ricordato durante la messa Toros che è stato più volte ministro, sottosegretario, tra i fondatori in regione della Cisl e per oltre 20 anni presidente dell’Ente Friuli nel mondo.
“Mi piacerebbe che la politica del Fvg lo prendesse come esempio indifferentemente dal colore politico” commenta il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, mentre diversi esponenti politici del passato ne sottolineano le doti di trascinatore, di persona che ha saputo rappresentare in maniera diretta, non artificiale, il suo popolo.
Un maestro che univa e che insegnava a far prevalere il senso dello Stato e delle istituzioni al di là dei contrasti. E c’è chi in passato suo avversario politico, lo definisce patriarca del Friuli che con la schiettezza degna di un friulano ha saputo dare dignità alla politica.