Il Consiglio di Stato mette fine alla diatriba giudiziaria sul pasoliniano Casèl di Versutta, in Comune di Casarsa. I massimi giudici amministrativi hanno confermato la decisione del Tar del Friuli Venezia Giulia: la tutela diretta non può andare oltre i 5 metri dallo storico edificio.
La vicenda risale al 2019, quando il ministero del Beni culturali dichiarò l’immobile, dove Pier Paolo Pasolini e la madre Susanna Colussi allestirono una scuola di fortuna e luogo di ritrovo dei soci dell’Academiuta di lenga furlana, di interesse culturale. Inizialmente la tutela riguardava i 5 metri attorno all’edificio. Poi, però, per semplificare il procedimento era stata estesa a tutta la particella catastale di cui il Casèl è parte. Contro tale decisione il proprietario del terreno era ricorso al Tar, che gli aveva dato ragione.
Ministero e Soprintendenza regionale si sono così appellati al Consiglio di Stato, che ha riaffermato le decisioni dei giudici regionali. Il ministero avrebbe dovuto interessare proprietà e Comune per frazionare la particella e individuare l’area da tutelare.
Foto Biblioteca Comune di Casarsa – fondo Antonio Spagnol