Questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato e della Digos della Questura di Pordenone hanno eseguito un provvedimento di sospensione per 60 giorni nei confronti del Bar Ristorante da Teodora di Sequals.
La misura è stata disposta dal Questore Marco Odorisio per motivi di ordine pubblico. Il contitolare dell’attività, nei giorni scorsi, alla presenza di alcuni avventori, aveva realizzato un video nel locale, poi diffuso attraverso i social network, nel quale incitava alla violenza, alla rivolta e al giustizialismo nei confronti delle Istituzioni, facendo anche riferimento a gruppi organizzati.
Gli agenti hanno individuato il filmato monitorando i social network, in particolare Telegram e WhatsApp, riscontrando come le condotte, che incitavano alla violenza e alla rivolta, erano state anche riprese e stigmatizzate da network di comunicazione a rilevanza nazionale.
Sussistendo, quindi, i presupposti normativi relativamente a una conclamata e documentata situazione di pericolo per l’ordine pubblico, il Questore ha disposto la sospensione dell’attività per 60 giorni.
Il locale è stato più volte al centro delle cronache negli ultimi anni per le varie azioni, spesso anche spettacolari, del suo contitolare, Ferdinando Polegato, imitatore del Duce che non ha mai nascosto le sue simpatie per il fascismo. Lo scorso anno era stato tra quanti non avevano voluto chiudere l’attività in seguito alle disposizioni dei Dpcm nazionali.
“Video di offese, incitamenti alla violenza e minacce spesso nemmeno più velate stanno purtroppo diventando sempre più frequenti. Vanno di pari passo con la sfacciataggine di altri episodi, come il candidato torinese che ringrazia i ‘camerati’ per il sostegno. E spesso trovano il silenzio di leader politici di destra che dovrebbero essere garanti della Costituzione e delle Istituzioni”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli. “Questi fatti sono sinonimo di un degrado culturale – aggiunge il segretario dem – e spesso di un senso di impunità che i social stanno acuendo, e contro cui occorre fermezza non acquiescenza. Un grazie alle forze dell’ordine perché la misura è davvero colma ed è ora che qualcuno inizi a risponderne”.