Gli operatori dello sport, della danza, titolari di impianti, palestre e scuole si sono dati appuntamento oggi, mercoledì 28 ottobre, nelle città capoluogo del Fvg (le foto di riferiscono alla manifestazione di Udine). La manifestazione, pacifica, ha visto la mobilitazione di un settore particolarmente colpito dall’ultima serrata disposta dal Dpcm del Governo entrato in vigore il 26 ottobre e valido fino al 24 novembre 2020. Dopo la chiusura forzata durante il lockdown, denunciano gli operatori, sono stati fatti investimenti e tutte le realtà locali si sono adeguate alle disposizioni anti Covid, sanificando, acquistando termoscanner, attuando ogni procedura in grado di scongiurare il diffondersi del Coronavirus.
Eppure, tutto ciò, alla luce del vertiginoso quanto costante aumento di casi in tutta Italia, non è bastato.
Ora, i lavoratori, i gestori e i titolari delle società, ma anche gli stessi atleti e utenti, chiedono tutele a garanzie. La preoccupazione è tanta, la paura di non riaprire mai più, di dover soccombere a spese e costi ora più che mai insostenibili, è concreta.
A tal proposito il comitato #IOVIVODISPORT nel pomeriggio si è incontrato in regione a Trieste con il Presidente Massimiliano Fedriga per affrontare le problematiche emerse dopo l’attuazione del nuovo Dpcm nel settore sportivo.
“Siamo vicini al mondo dello sport e stiamo approvando in Aula di Consiglio regionale importanti misure per fronteggiare questa situazione emergenziale. Fra le altre, ricordo la proposta che prevede di includere nel contributo regionale per l’abbattimento degli oneri per la sanificazione degli spazi sportivi utilizzati in orario extrascolastico anche le strutture non collocate nei plessi scolastici ma comunque utilizzate dalle scuole per le lezioni di educazione fisica e che, in orario extrascolastico, sono adoperate dalle associazioni sportive dilettantistiche”.
Giunge dal presidente della Commissione sport del Consiglio regionale, Diego Bernardis, l’attestato di solidarietà alle associazioni, gli operatori e sportivi, le cui attività sono state bloccate dal recente DPCM emanato dal Governo nazionale.
In tal senso, Diego Bernardis aggiunge: “Esprimo la mia totale vicinanza a tutto il mondo delle associazioni e dello sport regionale, in particolare a coloro che oggi sono scesi pacificamente in piazza a Gorizia. Nella mia veste di amministratore regionale e presidente della Commissione sport, condivido tutte le preoccupazioni e l’esasperazione che si manifesta per l’ulteriore stretta causata dal Dpcm governativo”.
“Non dimentichiamo che lo sport è un elemento imprescindibile della nostra vita e del nostro vivere. Inoltre – conclude l’esponente del Carroccio – è un comparto importantissimo della nostra società, con un grande capitale umano e culturale, oltreché economico e che assicura fondamentali posti di lavoro”.