Un pianto a dirotto, liberatorio, ma ancora sconsolato. Giorgio Ortis ha reagito così alla notizia della confessione dell’omicidio dell’amica e collega Silvia Gobbato. Lo racconta il suo avvocato, Rosi Toffano: “Appena ha saputo – conferma il legale, che sta assistendo Giorgio Ortis – si è messo a piangere dicendo che finalmente poteva sfogare tutto il suo dolore. Il primo pensiero – prosegue – è stato per Silvia, ricordando quel giorno”.
Nessun sollievo, però. “Il dolore è immenso – confida l’avvocato Toffano – e poi in questi giorni Giorgio si è trovato suo malgrado in una situazione di preoccupazione in più relativa all’andamento delle indagini, alle quali ha collaborato in ogni modo con gli inquirenti”. Ieri, l’avvocato Toffano ha accompagnato Giorgio nel corso del sopralluogo: “Abbiamo fatto assieme la ricostruzione e, al termine della giornata, era esausto, ma consapevole di aver fatto tutto quello che poteva per aiutare i Carabinieri a capire cosa fosse successo”.
Quanto ai genitori di Giorgio, gli avvocati Gianni Ortis e Maria Biancareddu, titolari dello studio dove la vittima aveva svolto il praticantato legale – racconta l’avvocato Toffano – “sono naturalmente sollevati perché il colpevole è stato individuato, ma si chiedono, senza riuscire a darsi una risposta, il perché di tutto questo. Silvia era apprezzata e stimata professionalmente, ma era diventata, anche e soprattutto una di casa”.