La presidente della Regione Debora Serracchiani, ha ricevuto a Udine in visita di commiato il prefetto del capoluogo friulano Provvidenza Delfina Raimondo.
Nell’occasione, Serracchiani ha avuto modo di ribadire l’efficacia della collaborazione tra la Regione e la Prefettura. Collaborazione che coincide con il tradizionale buon rapporto delle genti del Friuli Venezia Giulia con le istituzioni e che ha consentito di affrontare in modo efficace e costruttivo anche le più recenti emergenze. Serracchiani ha infine auspicato che tale modello di collaborazione possa essere confermato in futuro.
Raimondo ha quindi commentato che l’impegno da lei vissuto alla Prefettura di Udine ha rappresentato “un’esperienza importante”. “Mi ha consentito – ha detto il prefetto – di cogliere la sinergia tra i vari livelli istituzionali, un elemento che rappresenta una marcia in più nella coesione delle istituzioni con i cittadini”.
A Palazzo Belgrado con Fontanini
“A Udine mi sono trovata benissimo. E’ stato un periodo intenso e impegnativo, ma pur nelle difficoltà di questi mesi e nella diversità delle posizioni, ho riscontrato una capacità di dialogo tra le pubbliche amministrazioni, di confrontarsi e di fare sinergia per affrontare le varie questioni che in altre realtà non sempre si trova. Uno sforzo dovuto nei confronti del cittadino e di cui avremo sempre più bisogno per far fronte alle prossime sfide”. Con queste parole il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo ha descritto la sua esperienza di rappresentante del Governo a Udine, mandato che si avvia a conclusione in vista dell’imminente pensionamento. A palazzo Belgrado il saluto al presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Nel formularle i ringraziamenti per l’attività svolta e gli auguri per il suo futuro, Fontanini ha donato al prefetto il volume “Il Friuli ed i Patriarchi di Aquileia”, iniziativa editoriale sulla storia del patriarcato di Aquileia, curata da mons. Gian Carlo Menis e sostenuta dalla Provincia di Udine. “Il Friuli – ha aggiunto il prefetto soffermandosi sulle suggestive commemorazioni per i Santi Patroni Ermacora e Fortunato, momenti in cui la comunità esprime l’attaccamento alle radici, alla propria identità – racchiude tante bellezze; mi riservo di ritornarci per approfondirne la conoscenza. Tra questo vasto patrimonio, Aquileia è senza dubbio una vetrina internazionale di eccezionale valore, un bene di assoluto prestigio e unicità da valorizzare”.