Sono state 1.600 le chiamate totali giunte agli operatori del Numero unico di emergenza 112 nell’intera giornata di ieri, sulle 24 ore, nel primo giorno dei festeggiamenti epifanici caratterizzati dall’accensione di falò.
Lo scorso anno erano state 1.915: si registra, quindi, un calo. Il 5 gennaio del 2022 le chiamate non appropriate giunte al 112 (988) avevano superato quelle di vera emergenza (927). Tornando a quest’anno per la giornata del 5 gennaio, delle 1.600 richieste, quasi la metà, ovvero 718, sono state di non emergenza, contro le 882 per cui è stata, invece, appropriata la chiamata al Nue112.
Delle chiamate di vera emergenza 275 sono arrivate dall’ex provincia di Udine, 263 da Trieste, 189 dell’ex provincia di Pordenone e 124 dall’Isontino; 13 le chiamate provenienti da fuori regione.
Delle chiamate di vera emergenza, 547 erano di tipo sanitario, 187 sono state gestite dalle sale operative dei Carabinieri, 108 dalla Polizia di Stato, 44 dai Vigili del fuoco. Le chiamate sono state anche legate ai festeggiamenti. Nella serata sono arrivate diverse chiamate inerenti l’accensione dei tradizionali fuochi epifanici. Ai pompieri, il servizio del Nue, ha inoltrato richieste di cittadini che chiamavano il servizio di emergenza preoccupati in quanto vedevano dei bagliori e fumi.
Sono state, invece, 15 le chiamate gestite per incidenti stradali con feriti lievi e 16 quelle per sinistri con persone fortunatamente illese.
La tradizione dell’accensione dei fuochi epifanici proseguirà anche nella serata di oggi: il servizio del Nue 112 è pronto ad affrontare eventuali importanti flussi di chiamate potenziando il turno del pomeriggio con un operatore in più.