Finiscono a processo i sei indagati per la rapina in villa dell’8 febbraio del 2020 a Torre di Pordenone, quando i malviventi, prima di compiere la razzia di gioielli, malmenarono l’80enne Alida Mareschi, moglie dell’imprenditore Carlo Brescancin, sola in casa, imbavagliandola e legandola con il nastro adesivo, per poi chiuderla in bagno.
La donna, trovata agonizzante, fu salvata dall’arrivo della figlia Maddalena, che mise in fuga i rapinatori. Per i sei – tre veneti e tre friulani -, rintracciati dopo le indagini della Questura di Pordenone coordinate dalla locale Procura, il pm Maria Grazia Zaina ha chiesto il rinvio a giudizio per rapina pluriaggravata in concorso e sequestro di persona.
Tre di loro andranno processo al Tribunale di Pordenone l’8 novembre, altri tre hanno optato per il rito abbreviato e saranno giudicati quattro giorni prima dinanzi al Gup.
A Telefriuli, la signora Alida aveva raccontato come quell’esperienza le avesse segnato la vita, tanto che, da quel fatto, fatica a camminare e rivive come un incubo quei momenti. La famiglia Brescancin si è costituita parte civile.