Non solo camici bianchi, oss e infermieri. In Friuli Venezia Giulia mancano soprattutto maestranze e tecnici da assumere e impiegare nelle varie attività produttive presenti in regione. Nel 2022 sono stati calcolati 50mila posti di lavoro scoperti. Le figure professionali più difficili da reperire sono cuochi, camerieri, commessi, addetti alle pulizie, baristi, artigiani, operai specializzati e conduttori di veicoli. Un numero ‘monstre’ secondo le ultime stime calcolate dalla Cgia di Mestre.
L’Ufficio studi ha potuto constatare che quasi un’azienda su due (il 48,3%) ha avuto difficoltà nel reperimento di personale qualificato, in possesso dei requisiti richiesti. La provincia di Udine è quella che presenta il numero più elevato di assunzioni saltate, con oltre 21.750 posizioni vacanti. Seguono Pordenone con circa 14mila posti aperti, Trieste con 9.300 e Gorizia con 7.200.
La domanda e l’offerta di lavoro, insomma, faticano a incrociarsi impendendo la crescita delle aziende, già segnate dal rallentamento dell’economia. E la soluzione, secondo Cgia, non può che avvenire in età formativa. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO