All’indomani della sospirata e attesissima riunione con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, tenutasi a Roma con tutti i sindacati della Polizia di Stato, – presente l’Ugl Polizia – nella quale sono stati discussi temi come il progetto di riorganizzazione dei Presidi di Polizia, lo sblocco del contratto e degli automatismi stipendiali e il riordino delle carriere e politiche abitative, non tardano ad arrivare le dichiarazioni del Segretario Generale Regionale dell’Ugl Polizia per il Fvg Raffaele Padrone (nella foto).
“Sono soddisfatto su quanto promesso dal ministro, ma non abbasso la guardia, memore di un vecchio proverbio che recita – fidarsi e’ bene ma non fidarsi è meglio. Alfano – riferisce Padrone – ha promesso un intervento, in tempi brevi, del ministero per la Pubblica Amministrazione e l’avvio del tavolo del rinnovo contrattuale bloccato, ormai dal 2009; ha promesso di procedere all’approvazione di una legge delega per il riordino delle carriere, reperendo nuove risorse, il cui provvedimento è necessario anche per fissare le nuove dotazioni organiche dei ruoli ordinari e tecnici della Polizia di Stato, provvedimento che tutte le organizzazioni sindacali hanno stabilito, dovrà essere emanato entro e non oltre il prossimo mese di aprile.
“Ovviamente è stato fissato a breve, un nuovo incontro-confronto sulla riorganizzazione dei Presidi di Polizia, – spiega Il sindacalista dell’Ugl -. Concordo su una revisione o un accorpamento di alcuni uffici per potenziare la Sezione della Polstrada di Pordenone, ma non con chiusure ‘selvagge’ non posso permettere che la specificità e la professionalità dei colleghi venga dimenticata. Vogliono accorpare Polizia e Carabinieri: sbagliano, entrambi sono professionisti che producono sicurezza ma ognuno, con le proprie competenze territoriali e di settore”.
“Si vuole chiudere il Posto di Polizia Ferroviaria di Casarsa della delizia – incalza Padrone – parliamo di personale su cui lo Stato, ovvero i cittadini con le proprie tasse, ha speso dei soldi per specializzarli, personale quello di Casarsa – ricorda il sindacalista – che garantisce annualmente 800 scorte”.
“Vogliono chiudere in città a Pordenone l’ufficio della la Polizia Postale, che con una media di 700 denuncie annue provvede al monitoraggio di reati di: pedo-pornografia, reati sui minori, clonazioni di carte di credito, phisching online sui conti correnti ,truffe soprattutto a danno di anziani; attività queste che non svolgono i colleghi dell’arma dei Carabinieri anche se, sul territorio nazionale, sono presenti con oltre 4000 caserme, e ovvio però, che bisogna prevenire e limitare al massimo le duplicazioni e sovrapposizioni”. Pertanto conclude Padrone – che ha già scritto ai sindaci interessati, per incontrarli,– iniziativa di cui si sta facendo carico il Sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto che per prima ha accettato la proposta di Padrone – mai come adesso dobbiamo fare cartello per salvare la Sicurezza messa in discussione da queste chiusure.