Prosegue, incessante, la lotta alle fiamme che continuano a fare paura, sopratutto sul Carso sloveno. Sul versante italiano, al momento, la situazione appare sotto controllo. Bruciano ancora i boschi della Val Resia, dove sono ripresi i sorvoli. La pioggia della notte ha portato un po’ di sollievo, ma non abbastanza per domare i roghi attivi.
La bora, arrivata in tarda serata, ha migliorato la qualità dell’aria – in tutta la regione, da ieri, i valori di Pm10 misurati dall’Arpa Fvg sono ampiamente sotto i limiti di 50 µg/m3 – ma ha dato nuovo vigore ai focolai attivi in Slovenia, non agevolando il lavoro delle squadre impegnate a domare i roghi.
Così in via precauzionale, ieri sera è stata decisa – con un’ordinanza del Sindaco Luca Pisk – l’evacuazione delle località di San Michele del Carso e Gabria, nel Comune di Savogna d’Isonzo.
350 le persone che hanno dovuto lasciare le loro case; per loro è stata predisposta l’accoglienza nelle palestre, grazie al lavoro congiunto dei volontari della Protezione civile, in arrivo anche dai Comuni limitrofi.
Sono una ventina le persone che hanno fatto ricorso alle strutture allestite dalla Protezione civile. Intorno alle 9 è stata emessa l’ordinanza che prevede il rientro a casa delle popolazioni delle due frazioni di Savogna. Lo ha reso noto il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.
Per far fronte all’emergenza erano stati attivati 300 posti di ricovero totali, 200 a Savogna – 50 nella scuola primaria di via I Maggio e 150 nella palestra – e 100 al Palazimolo di via San Michele 8 a Gradisca – con dotazione di brandine, acqua e presidi di vigilanza in tutte e tre le strutture.
La maggioranza della popolazione evacuata ha trovato sistemazione autonoma. Questa mattina gli ospiti che hanno fatto ricorso alle strutture regionali hanno fatto colazione insieme ai volontari dell’Ana.
Sul Carso l’emergenza incendio non si è acutizzata nella notte perché la bora attesa dalle 2 si è rivelata meno forte del previsto. Come ha reso noto il vicegovernatore, sull’area sono attivi due Canadair (uno in più in quanto è stato riparato e ripristinato alla piena funzionalità l’aeromobile in avaria) e due elicotteri, mentre sull’altro fronte regionale investito dai roghi, quello di Resia, le precipitazioni sono state scarse e nella mattinata sono riprese le operazioni di spegnimento con l’azione di un canadair e di un elicottero.
Le squadre antincendio boschivo, assieme ai Vigili del fuoco, sono state impegnate per tutta la notte a monitorare e controllare i versanti italiani per fronteggiare un’eventuale avanzata del fuoco.
Invariato, almeno fino a domani mattina, il dispositivo sul campo dei Vigili del fuoco che vede la presenza di uomini e mezzi dei comandi di Gorizia, Pordenone e Trieste sul fronte carsico e di squadre del comando di Udine in Val Resia.
Notizia in aggiornamento