Continuano le misurazioni dell’Arpa Fvg per valutare la qualità dell’aria in seguito al vasto incendio all’ex Bertolini di Mossa. Il capannone andato in fiamme nel tardo pomeriggio di lunedì ospitava un quantitativo ingente di balle di rifiuti (circa 500 per un totale stimato di 4.500 tonnellate).
Nella giornata di oggi, in tutti i punti di campionamento – compresi nell’area tra i comuni di Mossa, Capriva del Friuli, San Lorenzo Isontino, Farra e Lucinico – i livelli di pm10 risultano entro i livelli di guardia. “Nel tardo pomeriggio e nella serata di martedì 16 novembre, le attività di smassamento dei residui dell’incendio, hanno comportato un relativo aumento nelle emissioni dei fumi”, precisa l’Arpa. “La relativa scarsa dispersione dei fumi era anche associata alla simultanea diminuzione dell’intensità del vento. Le misure effettuate nella serata del 16 novembre hanno confermato che l’area di indicativa ricaduta delle emissioni possa aver lambito solo il comune di Mossa e il comune di Capriva”.
“Questa mattina, le misure effettuate da Arpa Fvg negli stessi punti di misura hanno mostrato una sostanziale assenza di impatto. Le simulazioni numeriche condotte oggi mostrano una relativamente alta propensione dell’atmosfera al ristagno e modesta dispersione, questo a causa della ridotta ventilazione. Le eventuali emissioni, pertanto, dovrebbero rimanere molto circoscritte nei pressi del capannone bruciato”.
“Comprendiamo la necessità di evitare allarmismi e tranquillizzare la popolazione ma, dopo quanto accaduto, l’unico vero modo per rassicurare è quello di fornire i dati”. Lo auspicano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, dopo l’incendio al capannone ex Bertolini di Mossa. “In particolare, servono dati certi sulle quantità di diossina che si è sprigionata dai rifiuti e dalla combustione di amianto dal tetto del capannone, oltre a valutare su quale area si sono sparsi i fumi, visto il vento di questi giorni che, peraltro, ha cambiato spesso direzione”.
“Sul posto hanno lavorato e stanno ancora lavorando i Vigili del fuoco e, in questi giorni, era presente anche il nucleo Nucleare biologico chimico radiologico (Nbcr). Chiederemo, attraverso i nostri parlamentari, di accedere ai loro rapporti per sapere cosa hanno rilevato in questi giorni. Inoltre, vista l’enorme quantità di acqua usata per domare l’incendio, chiederemo all’assessore Scoccimarro di predisporre uno studio su suolo e sottosuolo per capire dove siano andati a finire gli inquinanti disciolti nell’acqua”.
“Solo dopo aver effettuato accertamenti e analisi, e aver fornito alla popolazione dati certi di monitoraggio, si potrà davvero dire – conclude la nota – che va tutto bene e tranquillizzare la popolazione”.